Due auto della polizia locale di Milano sono state attaccate e colpite con delle molotov nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 gennaio 2023. Le vetture prese di mira erano posteggiate nel parcheggio del comando distaccato di viale Tibaldi e l’attacco è andato in scena attorno alle tre. Al momento non si esclude nessuna pista, neanche quella che potrebbe portare a un gesto d’ispirazione anarchica all’interno della campagna contro la detenzione al 41 bis di Alfredo Cospito.
Attacco alle auto della polizia con le molotov
Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, l’attacco è andato in scena nel bel mezzo della notte all’interno del parcheggio dei “ghisa” di viale Tibaldi 41. A quell’ora, nel silenzio più assoluto, delle esplosioni hanno coinvolto due vetture della polizia. Probabilmente, secondo quanto appurato, sarebbero state delle molotov incendiarie a colpire le auto. Sin da subito non ci sono stati dubbi sulla natura dell’esplosione, matrice dolosa che è stata confermata solo poco dopo. All’esterno del comando, infatti, sono state ritrovate bottiglie incendiarie non utilizzate che sarebbero potute servire se le prime non avessero centrato l’obiettivo. Sul posto, chiamate dal comando distaccato, sono intervenute le forze dell’ordine e i colleghi della Digos che hanno avviato le indagini sulla natura del gesto. Al momento non si è esclude nessuna pista, dall’atto vandalico a quello d’ispirazione anarchica. Nelle ultime settimane infatti, in segno di protesta contro la detenzione di Alfredo Cospito, diversi sono stati gli episodi contro funzionari italiani.
Palazzo Chigi: “Lo Stato non scende a patti con chi minaccia” La Presidenza del Consiglio ha diramato una nota ufficiale in risposta alle azioni minatorie avvenute nelle ultime ore in relazione all’anarchico al 41bis L’obiettivo, però, viene considerato dagli esperti dell’Antiterrorismo, di “basso livello”, specie se confrontato con le rappresentanze diplomatiche colpite all’estero.
Cospito e il trasferimento da Sassari
Intanto il ministro degli esteri Antonio Tajani ha sottolineato che dopo quanto successo sabato a Barcellona e
Berlino ha informato “il Consiglio dei ministri delle iniziative adottate dal ministero degli Esteri per garantire la sicurezza delle nostre sedi diplomatiche all’estero”. “Abbiamo chiesto di rafforzare la sicurezza” perché gli “attentati ci preoccupano, ma questo non significa che il Governo sia disposto a trattare con chi usa la violenza, è inaccettabile”, ha aggiunto Tajani.
Ieri invece, le condizioni di Cospito sarebbero peggiorate e, dopo la richiesta dell’Asl di Sassari di spostamento del detenuto presso un altro carcere, l’anarchico ha lasciato il carcere Bancali di Sassari per quello di Milano Opera. Il motivo è da ricercare esclusivamente in ragioni mediche, dato che Cospito è in sciopero della fame da oltre 100 giorni e si trova in situazione di carcere duro.
La stessa Giorgia Meloni, durante un evento di Poste Italiane, ha confermato totalmente la scelta di Palazzo Chigi. Ciò significa che è confermato lo stop a qualsiasi iniziativa a favore di Cospito, a partire soprattutto dall’ipotesi di toglierlo dal 41bis, che lo scorso ottobre gli è stato imposto dalla procura di Torino, tra l’altro con la piena conferma della Procura nazionale antimafia.
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