Il commento di Luciano: 21a giornata di serie A

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Buon lunedì amici lettori, conclusa una domenica da 4 partite e, dalla cima del Vesuvio alla Madonnina, nulla cambia a prescindere dal risultato del derby, che si è aggiudicato ancora l’Inter di stretta misura nel punteggio, ma ben oltre nei numeri del gioco.
Andiamo con ordine, partendo appunto dai quasi scudettati di Spalletti, che a La Spezia si arroga giustamente il diritto a proclamarsi in fuga definitiva perchè impossibili da fermare (o quasi) . Il Napoli, nonostante un primo tempo non entusiasmante, nella ripresa schianta anche uno Spezia volitivo ma troppo corto di risorse e mette in cascina altri tre punti nella sua entusiasmante cavalcata scudetto. Al Picco finisce 3-0 per gli azzurri grazie al rigore di Kvaratskhelia e alla doppietta di Osimhen: prima del derby tra Inter e Milan, i punti di vantaggio sulla seconda sono addirittura saliti a 16. A stappare la partita nella ripresa è un errore inspiegabile di Reca, che appena dopo il fischio d’inizio tocca il pallone in area con il braccio: rigore sacrosanto, trasformato con freddezza da Kvaratskhelia. La partita a quel punto per il Napoli si sblocca definitivamente: i partenopei approfittano dell’evidente calo fisico dei padroni di casa e sprigionano l’arma Osimhen, che tra il 68′ e il 73′ firma la sua personale doppietta e tocca quota 16 gol in 17 partite di Serie A. Spalletti incastona un altro tassello nella sua trionfale marcia verso lo scudetto: questo Napoli è letteralmente inarrestabile, ma non sembra aver perso neanche un briciolo di fame.
Nello scontro diretto per il settimo posto, la posta va al Torino. I granata superano per 1-0 l’Udinese e la superano anche in classifica, iniziando a sognare  sempre più concretamente un posto in Conference League. A decidere è un gol, prima annullato per fuorigioco, quindi concesso grazie all’intervento del VAR , firmato poco dopo l’intervallo da Karamoh, confermato nell’undici titolare da Juric dopo essere già andato a segno in Coppa Italia. È un guizzo che spezza in due l’quilibrio di una gara con poche vere palle gol, ma nella quale il Torino si comporta sempre meglio,  meritandosi la vittoria. Basti pensare che l’Udinese, in pratica, non riesce mai a calciare verso la porta di Milinkovic-Savic. Proprio come all’andata, dunque, il Torino si impone di misura. E stavolta è un successo con vista sull’Europa.
Bologna vincente (2-1) nel derby dell’Appennino contro la Fiorentina, in una classica del campionato al Franchi. Partenza a razzo degli ospiti, in vantaggio al 14′ sul rigore battuto da Orsolini. Quindi, all’immediato pari di Saponara al 19′, risponde Posch a inizio ripresa. Rossoblù vittoriosi con le stesse marcature del match contro lo Spezia e 29 punti in classifica, agganciato al treno che può portare in Conference League. Male, malissimo la formazione di Italiano, che raccoglie solo un punto nelle ultime 4 partite e resta a quota 24.
Inter -Milan 1-0 con gol di Lautaro
E veniamo dunque al piatto pregiato della serata, il derby milanese ma nuovamente non milanista. Un primo tempo in stile Ryad basta all’Inter per prendersi il malloppo intero (1-0) e dilatare la crisi del Milan. I nerazzurri dominano nei primi 45’, passano con il solito Lautaro (settimo gol contro i rossoneri) e restano a meno 13 dal Napoli, staccando i cugini di cinque punti. Un match a due volti: nella prima parte non c’è partita, due grandi occasioni per il “toro” campione iridato, prima del gol, Milan schiacciato nella sua metà campo e con appena il 23% di possesso palla. Nella ripresa i nerazzurri si siedono a riprendere un pò fiato, e i rossoneri crescono piano piano, grazie anche all’ingresso di Leao, che però è ben lontano dai suoi standard. Ma il Diavolo non crea comunque grosse occasioni, a parte un paio di potenziali chance in contropiede. Nel finale di Lautaro ci sarebbe anche il raddoppio su spizzata di un discreto Lukaku (in crescita), ma c’è fuorigioco. Qualche rischio di troppo per la superiorità mostrata nel primo tempo, ma l’Inter vince con merito il derby. E anche la versione più prudente del Milan non è sufficiente a uscire dalla crisi, che sembra caratterizzata da una perdita di fiducia e da uno smarrimento corale (allenatore incluso, con grossolani errori di formazione). Per Pioli il compito si fa arduo, ma deve tener duro e far tornare i suoi a pedalare, se vuole rimanere almeno in zona Champions.
Giornata 21 che prosegue oggi con Verona-Lazio alle 18.30 e Monza-Sampdoria alle 20.45, per concludersi domani in serata con Salernitana-Juventus alle 20.45.
 
Arrivederci quindi al prossimo turno, con un anticipo venerdì 10 Febbraio: Milan-Torino, alle 20,45.

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