La differenza tra Fontana e Majorino, ad una prima occhiata sta nel presente propositivo di Fontana e nel futuro immaginato di Majorino. La campagna elettorale di Majorino ha ripetutamente e con forza espresso la volontà di vincere per un cambiamento radicale, denigrando a parole l’operato di Fontana costretto ad evidenziare come tante cose, proposte dall’avversario come novità, siano già state fatte. Ma quello che è più fastidioso e malevolo è supporre sentimenti ben lontani dalla realtà. Insinuazioni da campagna elettorale, si dirà, ma si potrebbe pensare anche a insinuazioni al servizio di una visione pregiudizievole.
Venendo al punto, Majorino insinua “Io sono una garanzia nel voler rompere le scatole al governo per far cambiare le politiche. Il problema che Fontana dice questo sapendo di mentire perché lui starà zitto, perché del resto Fontana ha avuto bisogno di Salvini e Berlusconi che parlassero per lui perché lui non ha più voce… Si racconta che non fa neanche delle iniziative in giro nei territori lombardi perché non riesce a parlare. Non so cosa gli sta succedendo ma credo che sia veramente in difficoltà ed è un presidente che non si sta esponendo in campagna elettorale perché ha paura che il voto sia su di lui – ha proseguito Majorino – e quindi chiama sempre gli altri a parlare per lui”.
Ma Fontana parla “Tre promesse. Mi impegno a non consentire alle sinistre di governare la nostra regione: non lasceremo la nostra regione nelle mani di chi non ha idee, non ha progetti, non vuole infrastrutture, non vuole guardare al futuro”.
“La seconda promessa – ha aggiunto – è che non abbiamo ancora vinto niente, dobbiamo convincere tutti ad andare a votare, e votare centrodestra: è quasi finita, ma domenica e lunedì dobbiamo riconfermare il futuro della nostra terra”.
Infine, “la terza promessa è che io verrò a rompere le scatole al governo a Roma, e so che mi ascolterete perché con la vostra collaborazione la Lombardia volerà sempre più in alto e se vola in alto la Lombardia vola anche l’Italia”.
“Finalmente potremo lavorare con un governo amico, che si comporta come noi, che cerca solo di dare risposte ai cittadini”. Lo ha detto Attilio Fontana, chiudendo al teatro Dal Verme di Milano la sua campagna elettorale, insieme ai leader del centrodestra. “Ci buttano fango addosso ma noi continuiamo con orgoglio”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano