Dalle 7 di questa mattina, domenica 12 febbraio, sono aperti i seggi per due importanti elezioni regionali, in Lombardia e nel Lazio. I seggi chiuderanno alle 23 di questa sera, ma si potrà votare anche domani, lunedì 13, dalle 7 alle 15. Dunque tutti al voto! E ricordiamoci che chi non va a votare non ha il diritto di lamentarsi dopo…
Per votare, sia in Lombardia che nel Lazio, è necessario portare con sé un documento d’identità valido e la tessera elettorale, sulla quale c’è anche scritto l’indirizzo del seggio e la sezione dove è necessario recarsi. Non è possibile andare a votare in un seggio o in una sezione diversa dalla propria.
Chi ha smarrito la tessera elettorale o ha esaurito gli spazi per i timbri (quelli che si mettono a ogni voto) deve richiederne un duplicato o una nuova scheda andando all’ufficio elettorale di competenza o all’ufficio dell’anagrafe.
Come si vota e come è fatta la scheda
Le leggi regionali del Lazio e della Lombardia sono leggermente differenti nel modo di assegnare i seggi del Consiglio regionale, l’assemblea dei rappresentanti dei cittadini, ma la modalità in cui si vota è la stessa in entrambe le regioni.
In Lombardia è previsto un premio di maggioranza del 55 per cento (44 seggi sugli 80 che compongono il consiglio e di cui il presidente fa parte di diritto) se la coalizione vincente ottiene meno del 40 per cento dei voti. Il premio di maggioranza sale al 60 per cento (48 seggi) se la coalizione vincente ottiene invece più del 40 per cento dei voti. In nessun caso, comunque, la coalizione vincente può avere più del 70 per cento dei seggi.
La scheda è di colore verde e all’interno avrà il nome del candidato o della candidata presidente, con le liste collegate.
Per votare ci sono quattro modi.
Il primo è tracciare una X solamente sul nome del candidato presidente: così facendo però il voto non andrà a nessuna delle liste collegate.
Il secondo è tracciare una X solo sul simbolo di una delle liste collegate: così il voto andrà anche al candidato.
Il terzo è tracciare una X sia sul presidente che su una lista collegata.
Il quarto è fare il voto disgiunto, permesso sia in Lombardia che nel Lazio: ossia votare per un candidato e per una lista non collegata.
Se si vota per una lista, si possono esprimere due preferenze scegliendo due candidati consiglieri. Occhio però: sia in Lombardia che nel Lazio è obbligatorio scegliere un uomo e una donna. Se si scrive il nome di due donne o di due uomini, la seconda preferenza verrà annullata.
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