L’opinione di Antonio Belloni: “Col favor delle tenebre”, Zelensky si autoassocia ai “vincitori” del festival di Sanremo…..

Esteri

La tarda ora, a cui ha avuto luogo la pubblica lettura, durante la serata conclusiva del Festival di Sanremo, dello specifico messaggio che il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha, per il tramite della sua ambasciata a Roma, deciso di inviare all’Italia, non gli ha impedito di perdere l’occasione, che poteva avere per questa volta, di non insistere ulteriormente con la sua martellante propaganda bellicista, per concentrarsi, invece, su un sincero ringraziamento per i sacrifici reali affrontati dai cittadini italiani tutti, specie quelli più deboli, nel dare il massimo sostegno per l’Italia possibile alla presente causa dell’Ucraina, nel conflitto armato con la Russia.

Dopo un sommario, quanto di maniera, ringraziamento all’”Italia”, non una sola parola di sincero auspicio di una cessazione del massacro di vite delle popolazioni della pur sua Ucraina, cui la grande maggioranza degli italiani di certo preferirebbe poter contribuire, anche con parimenti generoso sacrificio. Invece solo perpetrata esaltazione del combattimento armato più esasperato per … “vincere la guerra”, definendo velocemente eroi tutti i caduti in tale guerra, senza minimamente neppure menzionare il numero elevatissimo delle perdite umane dell’Ucraina e, così, senza alcuna considerazione per il prezzo già ad oggi spropositato di una tale vittoria!

Inoltre, un messaggio siffatto all’Italia, articolato ripetutamente come un inno aprioristico alla vittoria, pare del tutto dimenticare il fatto che, nella storia di neppure cent’anni orsono, proprio un leader italiano, condannato senza appello dalla storia, proprio al grido di “vinceremo”, condusse il suo Paese ad un tragico finale, avendolo,  con tale sua condotta, allontanato e di molto, dalla comunità internazionale delle libere democrazie.

Volodymyr Zelensky è sì, attualmente, il Presidente eletto dell’Ucraina, quale stato indipendente nella comunità internazionale dal 1991 e, così come il suo predecessore e sodale Petro Poroshenko, di certo un rappresentante politico del nazionalismo ucraino. Ma non è materialmente l’”Ucraina” nell’interezza di tutte le sue popolazioni, che da molti anni ormai soffrono le perdite di vite umane e le devastazioni del conflitto armato conseguenti alla scelta dell’uso delle armi, nel tentativo di risolvere la controversa situazione etnico-territoriale interna al Paese.

Situazione aggravatasi massicciamente con la sciagurata decisione della Russia nello scorso anno di procedere, a far corso dalla data del 24 di febbraio del 2022, con la nota ”operazione militare speciale” all’interno dei confini dello stato indipendente dell’Ucraina, a sostegno delle entità etnico-territoriali storicamente più pertinenti alla Russia, che non all’Ucraina. (Non va mai dimenticato, quanto a “invasioni militari” da parte della “Russia”, il fatto che, mentre, a suo tempo, Ungheria, Cecoslovacchia e Polonia erano stati-membri del “Patto di Varsavia”, con loro propria indipendenza, prima del 1991 l’Ucraina era una delle repubbliche parte integrante dell’”URSS”).

Un’analisi storica comparativa parrebbe far propendere il presente e tragico disastro bellico ucraino più per una situazione similare alla passata disintegrazione della Jugoslavia ed ai conseguenti episodi di guerra fratricida che hanno avuto così luogo, quali nei fatti ivi condotti dall’iniziativa di vari “signori della guerra” in conflitto tra loro!

Parrebbe pertanto che le decine di migliaia di morti tutti caduti sul campo della guerra così come tutti i milioni di inermi civili sottoposti dalla guerra ad indicibili sofferenze nell’odierna Ucraina, meritino di non venire offesi dall’ attuale leader politico del loro Paese nell’utilizzo di uno spettacolo di varietà italiano, quale appunto il Festival di Sanremo, per “ricordare e perorare in Italia il supporto alla guerra dell’Ucraina contro la Russia”.

Se Volodymyr Zelensky non si rende conto da solo che la sua partecipazione, a supporto della causa della guerra, ad un evento ludico come “Sanremo” offende tanto il suo Paese, quanto l’assai grande generosità che gli italiani han dimostrato a supporto della causa ucraina, c’è forse da chiedersi se egli stia, così, effettivamente facendo in termini concreti l’interesse dei cittadini ucraini e non già soltanto il mero interesse di propaganda del suo partito politico e delle sue scelte, con cinica indifferenza rispetto alla tragedia vissuta dal popolo ucraino .

Antonio Belloni

(autore di : “L’”Italia” La Guerra! La Paura Un Futuro? https://youtu.be/eBg1tg1Bsls”)

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