Di Claudio Bernieri
Ospitati dapprima nella Casa Cardinale Ildefonso Schuster, a due passi dal Duomo, ed oggi al multicinema Odeon, gli Hillsong Milan stanno suscitando clamore nei salotti ecclesiastici, tra i cantori del coro diocesano del Duomo, nei chiostri alla facoltà teologica, al conservatorio…
“Benvenuti a casa” è scritto su un cartello che invita i passanti ad entrare in una sala dell’Odeon. Succede ogni domenica , alle ore 11. Stupisce la presenza di numerosi giovani, di ragazze di tutte le etnie presenti in città..Il passa parola ha riunito bellezze asiatiche, nordiche, orientali, africane ….Ci sono attori, modelle e musicisti milanesi in sala… l’appuntamento all’Odeon sta diventando “cool”, di moda, nel mondo dei creativi milanesi. Ma ci sarà poi una messa? O è solo un concerto? La session – dicono chi frequenta alla domenica l’Odeon, si chiama “servizio”….Il concerto workship, adorazione.
Siamo accompagnati da un dirigente di una storica casa discografica della Galleria del Corso ( tempio delle musica leggera) per assistere a quella che apparentemente è una performance musicale: qui gli “Hillsong Milan” si esibiscono.
Recentemente al Mediolanum Forum 13.000 giovani si sono recati ad ascoltare la cantante Taya della band degli Hillsong United, il gruppo forse più famoso al mondo di Christian Music.. E’ stato il concerto Noifestival: e il biglietto era gratuito….
“E’ una Chiesa che si è fatta rock band”, spiega, il dirigente discografico. E cita quanto scrisse sant’Agostino, proprio a Milano (correva l’anno 386..):
“Siamo stati ammoniti di cantare al Signore un cantico nuovo.”.
Oggi, forse compiendo la profezia del dottore della Chiesa, gli Hillsong riempiono gli stadi in tutto il mondo; ma non è solo rock la loro musica.
LA STORIA DEI CANTAUTORI DI DIO
Nascono a Sydney, nell’Hillsong Church, una chiesa evangelica pentecostale australiana :dopo i rituali sermoni in chiesa sulla fine degli anni 90 un gruppo di pastori cristiani (Reuben Morgan, insieme con Marcus Beaumont e Tanya Riches) iniziarono a comporre ballate con un testo religioso, ma usando gli stilemi della musica commerciale. Fu un successo clamoroso, che in questi ultimi anni ha catapultato un gruppo sconosciuto di pastori evangelici negli stadi di tutto il mondo. E’ una band fluida: ci sono così gli Hillsong United, gli Hillsong worship, i gruppi musicali si differenziano in formazioni ufficiali e in quelle nate nelle sedi locali nel mondo.
E nell’ex paese del bel canto? Gli Hillsong italiani sono già presenti a Milano, Napoli, Roma, Torino…Ogni comunità forma un gruppo locale di musicisti …
Perché questa attenzione da parte delle major della Galleria del corso?
“Perché l’era del rap trash visto a Sanremo sta tramontando…Fedez non vende più ” ci risponde il dirigente della famosa casa discografica che ci accompagna.
Ed elenca per i non addetti ai lavori: ”ricordo il 1º posto per gli Hillsong sul magazine Billboard nella sezione Top Christian/Gospel Album….Nel 2009, Across the Earth: Tear Down the Walls raggiunse il 2º posto nella chart USA iTunes per album, solo dopo il noto cantante rap Eminem. E poi …tanti dischi di platino..”
NELLA SALA DI MILANO
La cantautrice Chantal Prestigiacomo, che coordina gli Hillsong Milan, ci attende all’Odeon prima della adorazione…
A Milano c’è una band fluida, la formazione cambia ogni domenica, il clima in sala è assai caldo, da stadio, non c’è un altare, nulla che faccia riferimento apparentemente a una funzione religiosa… c’è un palco super tecnologico, il laico “fronte del palco”…. con batteria e tastiere…poi, iniziano le canzoni, gli accendini illuminano a sorpresa il buio della sala, il mix audio controllato dallo staff è perfetto, le braccia dei presenti si alzano al cielo come nelle assemblee carismatiche, le labbra sillabano i testi delle canzoni: è il workship.
I testi composti dagli Hillsong originali vengono proiettati su un gigantesco schermo in inglese con la traduzione in italiano, le linee melodiche sono puro pop, gli arrangiamenti altamente professionali, i cantanti non si esibiscono in playback e sul fronte del palco si agitano, saltano come consumati rapper e donano ritmo alla sala. Ma poi tutto diventa preghiera, ovvero “ servizio domenicale”.
Perchè gli Hillsong sono essenzialmente una Chiesa evangelica.
Dopo i canti, ecco temi religiosi illustrati, la lettura della Bibbia e Il Sermone tenuto dalla cantautrice Chantal Prestigiacomo, (c’è un tempo per piangere e uno per ballare… dice Chantal citando le Ecclesiaste). Ma la sala dell’Odeon è anche un insolito laboratorio musicale nella Milano multietnica: qui si mischiano esperienze diverse di musicisti afro, asiatici e europei, tralasciando completamente la tradizione millenaria del canto gregoriano e ambrosiano e le schitarrate amatoriali.
PARLA AD AFFARI LA CANTAUTRCIE CHE DIRIGE GLI HILLSONG MILAN
Chantal cos’ è Hillsong? Una chiesa o una band?
“Hillsong è una chiesa. Poi esiste anche la Hillsong music che nasce come musica al servizio, appunto, dei nostri service domenicali e gli incontri dei giovani. Che è poi uscita anche al di fuori della Chiesa, senza mai snaturarsi ma sempre con canzoni fondate sui principi biblici, e ha raggiunto fama mondiale.”
Tu vieni dalla musica pop dal cantautorato .. suoni il pianoforte .. come hai scoperto la “christian music”?
“Io sono diventata cristiana facendo una mia esperienza con Gesù in adolescenza, e da lì ho sempre scritto canzoni dedicate a Dio”.
Come si può definire la christian music?
“ La christian music è, oggi, pop, rap, a volte anche cantautorale, ma i principi sono sempre basati sulla Bibbia, e sulla propria esperienza di fede e dell’amore di Dio”.
In Usa in Australia e in genere nel mondo anglosassone gli Hillsong riempiono gli stadi.. ma avranno spazio in Italia?
“Noi speriamo e crediamo che questo possa avvenire, non per un nostro ritorno personale, ma perché è un canale meraviglioso per raggiungere il cuore dei ragazzi. La musica è il canale di un messaggio più grande e più potente!”
Vi vedremo mai a Sanremo ?
“Chi lo sa!”
Gli Hillsong Milan si esibiscono anche nelle chiese cattoliche ?
“E’ già successo: abbiamo fatto un concerto a Natale nella chiesa San Carlo di Torino. E contiamo di farne ancora in futuro”
Aspettiamoli nella basilica di san Lorenzo, dove Agostino di Ippona sentì cantare gli inni composti da Ambrogio da Treviri .. correva l’anno 386.
AMBROGIO, AGOSTINO E GLI HILLSONG
La parola al dirigente della major della Galleria del Corso, poco stupito dalla novità:
“ Mi sembra di rivedere sant’Ambrogio nelle assemblee dei cristiani contro gli eretici ariani riuniti nella basilica di san Lorenzo, nel 380 DC : fu allora che Ambrogio compose i testi dei canti che in seguito furono chiamati ambrosiani e descritti anche da Agostino di Ippona. Ambrogio prese delle melodie orientali cantabili , e altre le compose lui stesso, oltre ai testi. Aurelio Ambrogio insomma fu il primo cantautore della chiesa, ed ora la christian music si rinnova dopo il digiuno musicale imposto da Ratzinger e Bergoglio. Eccolo lì, Ambrogio, sul palco dell’Odeon….”
E Agostino da Ippona che direbbe oggi, ascoltandoli ?
Doveroso ricordare le sue parole, pronunciato più di 1500 anni fa:
“Siamo stati ammoniti di cantare al Signore un cantico nuovo. L’uomo nuovo sa qual è il cantico nuovo. Il cantare è espressione di gioia, e, se pensiamo a ciò con un po’ più di attenzione, è espressione di amore. Perciò colui che sa amare la nuova vita, conosce anche un cantico nuovo”.
Cronista al Corriere della sera poi inviato a L’ Europeo di Vittorio Feltri e reporter su Affaritaliani . Ultimo libro pubblicato : Wanda L’ ultima maitresse ed Mimesis