Buona settimana ai lettori, vediamo la rassegna domenicale partendo dalle 12,30.
Partita da cattiva digestione per i bergamaschi, che hanno visto la loro Atalanta cedere 3 punti in casa contro il Lecce. Si ferma in casa quindi la bella rincorsa dei Gasperini boys, che dalla ripresa post Mondiale in poi, prima di oggi, avevano perso una sola volta, risalendo fino al terzo posto. Un bel Lecce invece conferma il suo momento di forma: solo 2 sconfitte nelle ultime 11 partite di Serie A. Per i salentini la gara si mette bene fin da subito, con Ceesay, al rientro da titolare, che si inventa da solo un gran gol dopo solo 4 minuti. Una botta iniziale a cui la Dea fatica a trovare risposta, scontandosi con un Lecce organizzato sia nel pressing alto che nella fase difensiva. Ne viene fuori così un pomeriggio complicatissimo, che si configura per Gasperini come ‘stregato’ quando nel momento di massimo sforzo, a metà ripresa, i suoi prendono gol da corner con una dormita che manda Blin in porta. Il gol di Hojlund nel finale, dopo errore di Falcone, è valido solo per lo score personale del ragazzo. L’Atalanta perde così il ritmo Champions di Milan e Inter, e il Lecce sale a quota 27 punti, 13° posto a +10 in quiete sul Verona terz’ultimo.
Il derby toscano del Franchi si risolve in parità, Fiorentina ed Empoli impattano sull’1-1 confermando l’esito della scorsa gara al Castellani, terminata a reti bianche. Frena l’Empoli, al suo quinto pareggio nonché settimo risultato utile in campionato su otto partite disputate in questo 2023. Ma per il sogno Europa, bisognerà imparare a vincere. Nel primo tempo i viola partono con un assetto iper-offensivo, che però perdono troppo presto, un’altra volta. La zampata di Cambiaghi arriva proprio nel momento migliore dei gigliati, su una sanguinosa palla persa da Amrabat: Baldanzi recupera, Caputo tocca per l’assist e Cambiaghi piega le braccia a Terracciano. Nonostante il predominio territoriale dei padroni di casa, è sempre l’Empoli a flirtare col gol sul finale di frazione: qui, il VAR annulla un gol al solito Caputo per un fuorigioco millimetrico. L’arrembaggio della Fiorentina si intensifica e l’Empoli rimane alle corde per una buona mezz’ora, cedendo alla fine sul tap-in di Cabral all’85’. Nei minuti di recupero, i gigliati provano pure a vincerla: Vicario è costretto a superarsi su Cabral per salvare il punto del Franchi.
Dopo il gol al Cluj, Immobile fa doppietta alla Salernitana e trascina la Lazio. Gli ultimi tre gol dei biancocelesti sono stati segnati dal capitano, a dimostrazione di quanto sia mancato a questa squadra. La formazione di Sarri vince 2-0 a Salerno, alla prima di Paulo Sousa sulla panchina dei granata. Primo tempo equilibrato, nella ripresa la decide Immobile: prima raccoglie la palla di Marusic e segna a porta vuota, poi si procura il rigore e lo trasforma. Nel finale espulso Bronn e Luis Alberto fallisce il penalty del 3-0. La Lazio non vinceva in campionato dal 4-0 al Milan, poi tre partite senza successo. Sorpasso sull’Atalanta, sorprendentemente sconfitta a domicilio dal Lecce.
Alle 18 è il turno della Juventus, impegnata sul campo dello Spezia. La “Allegri company” compie un altro passo della rimonta in classifica, battendo i padroni di casa. I bianconeri giocano un primo tempo a tratti di sofferenza, ma vanno avanti con una girata vincente di Kean su assist di Kostic. Shomurodov ha le occasioni per pareggiare i conti, senza trovare la precisione di testa. I padroni di casa schiacciano gli avversari a inizio ripresa, poi entra Di Maria e in un lampo risolve la partita. Stoccata dalla distanza che si infila nell’angolo lontano e partita in ghiaccio o quasi. Perin deve compiere due miracoli su Gyasi e Nikolaou per blindare la porta. Juve al settimo posto con gli stessi punti del Bologna.
Ultima gara all’Olimpico, dove la Roma affronta un Verona in grado di rendere complicata una partita sulla carta abbordabile. E difatti, la squadra di Mourinho trova il vantaggio soltanto al 45′ del primo tempo, in coincidenza con l’inizio dei 5′ di recupero. Non era facile nè probabile, perchè il Verona chiude efficacemente agli avversari le corsie verso la propria porta, senza tuttavia produrre granchè di significativo in attacco. Ma giusto due secondi prima del recupero, Spinazzola premia con uno stupendo colpo di tacco l’inserimento di Solbakken (ex Bodo/Glimt), che si presenta in area e col sinistro incrocia alle spalle di Montipò!
Esordio da titolare e gol decisivo per Ola Solbakken, acquisto invernale che Mourinho ancora non aveva impiegato ma che da stasera ha dato 3 punti alla Roma in piena emergenza. I giallorossi riagguantano il terzo posto assieme al Milan e davanti alla Lazio, nonostante le assenze di Dybala e Pellegrini e nonostante il forfait di Abraham, che deve lasciare il campo per infortunio dopo un quarto d’ora. A decidere è proprio lui, Solbakken, servito di tacco dall’ottimo Spinazzola. Il Verona, in un buon momento di forma, crea poco e solo nella ripresa abbozza un tentativo di reazione, che però non sfocia in palle gol concrete dalle parti di Rui Patricio. Per la squadra di Zaffaroni, che manca il sorpasso allo Spezia, l’uscita dalla zona retrocessione è rimandata.
Chiusa la sequenza della domenica, oggi in serata Torino-Cremonese a mettere la parola fine alla 23a.
Si torna in campo per la 24a il 25 prossimo, con Empoli-Napoli alle 18 e Lecce-Sassuolo alle 20,45.
Da non perdere l’intermezzo Champions L., con gli impegni di Napoli e Inter, rispettivamente contro Eintracht Francoforte in Germania (21 Febbraio, ore 21) e Porto a S.Siro il 22 Febbraio, ore 21.
Arrivederci alla prossima!