La fuga dalle case MM spiegata con il caso di via San Romanello

Milano

L’assessore alla Casa Alan Rizzi aveva sollevato il problema: un sacco di inquilini MM vorrebbero passare nelle case Aler. E qui nasce il problema: perché? A leggere i giornali locali, tutti molto amici di Palazzo Marino, si potrebbe pensare che le case amministrati da Beppe Sala siano un paradiso dell’efficienza e della legalità. Come mai la gente vuole fuggire in quello che i medesimi descrivono come un inferno, ovvero le case Aler? Ce lo spiega con due esempi Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI CON L’ITALIA.

“Siamo in via San Romanello, periferia ovest della città, Municipio 7. questa è la storia di due famiglie.

La prima ha il soffitto che sta, LETTERALMENTE, cadendo a pezzi sulle teste dei due inquilini. Qualcuno mi accuserà di parlare sempre degli stessi casi, ma non è proprio questo il punto? La prima segnalazione è stata fatta nel 2019. Quattro anni fa, quando ancora qualcosa si poteva fare, probabilmente. Dopo quarantotto mesi e venti giorni, MM non ha ancora risolto il problema. Nelle settimane scorse, le infiltrazioni hanno causato il distacco di pezzi sempre più grandi di intonaco. A breve non cadrà più solo quello. Credete che sia intervenuto qualcuno? Sono stato a parlare a gennaio con i vertici di MM invitandoli a vedere di persona il danno. Spiace che ancora non siano riusciti a trovare il tempo di fare qualcosa. Speriamo ci riescano prima che si consumi una tragedia.

La seconda ha il pavento rialzato, sempre a causa dell’umidità. Il rigonfiamento ha spostato le piastrelle e creato un delizioso effetto mareale, per cui pare di fare i surfisti su un oceano di ceramica. Purtroppo nella casa non vivono surfisti californiani di vent’anni, ma anziani pensionati milanesi e anche qui è garantiti che prima o poi qualcuno inciamperà sulla cresta di un’onda. E cadrà. Con tutti i problemi connessi e il rischio di passare anni in condizioni di non autosufficienza. Credete che qualcuno si sia mosso?

Ma, direte voi, in Aler mica sono dei campioni di efficienza. Prima di tutto non c’è bisogno di essere dei campioni, solo di fare il proprio lavoro con dedizione. Poi almeno in Aler ti rispondono da Milano, puoi parlare con qualcuno che di mestiere fa quello. In Aler hanno assorbito gli aumenti elettrici molto più di quanto non abbia fatto MM. E Aler non si accanisce sul recupero di crediti (in molti casi manco dovuti) dell’Anno del Signore 2004. MM è efficientissima quando si tratta di riscuotere e assolutamente noncurante quando è il caso di fare lavori.

In sostanza, Aler ha una gestione umana. Con tutti i pregi e i difetti che questo comporta. MM ha puntato tutto su una efficienza bocconiana. Pare chiaro cosa preferiscano i cittadini. È ora di TORNARE A CASA, ricongiungere le gestioni Aler e MM. Sotto la guida di Aler, mi pare evidente”

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