In molti sostengono che proprio mentre Milano è stata amministrata dalla sinistra si è affermata la tendenza a farla diventare una città per soli ricchi.
Un esempio da manuale della assenza di politiche sociali del Comune arriva dalla gestione delle case popolari. Come è noto, le 64.000 case popolari sono a Milano gestite in parte da Aler , che fa capo a Regione Lombardia, e in parte a Mm che fa capo al Comune di Milano.
Mentre Regione si è posta il problema delle bollette che sarebbero aumentate a causa del caro energia, non così è avvenuto al Comune sotto la gestione Sala.
Accade così che mentre le 36.000 famiglie inquiline Aler, grazie a un finanziamento straordinario di Regione di 23 milioni, hanno avuto le spese condominiali sostanzialmente stabili nel 2022, per le 28.000 famiglie inquiline di Mm si è materializzata una legnata da 2/300 euro aggiuntive.
In questi giorni, appena superate le elezioni, nelle case comunali sono stati consegnati agli inquilini dei bollettini che contengono le spese aggiuntive: il caro bolletta energetica è stato interamente caricato sulle spese condominiali che Mm richiede agli inquilini Erp.
Scaricare su nuclei familiari con redditi molto bassi le conseguenze della bolletta energetica impazzita è un controsenso: si rischia di caricare 300 euro in più (solo per fine 22) a famiglie che dovrebbero pagare canoni di affitto da 120 Euro e già alle prese con la crisi. Il rischio è quello di vedere esplodere una morosità già a livelli di guardia.
La domanda è d’obbligo: se non si protegge dal caro bollette chi vive nelle case popolari, che politiche sociali intende praticare la sinistra che governa Milano?
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
A parte la zozzeria di questo ‘conguaglio’, non si dice niente sui migliaia di bollettini doppi spediti che sono soldi buttati via sempre a spese di un comune che piange misera miseria e degli inquilini? Chi pagherà per questo enorme spreco economico??? CHI DEVE RENDERE CONTO DI QUESTO SPRECO INVECE DI ANDARE A LAMENTARE UN BILANCIO CITTADINO A PICCO PER UNA GESTIONE INCOMPETENTE?? CHI?
Milano è solo diventata una vergogna di buonismo e apparente benessere.
Senza tralasciare il gatto che MM ha mandato a tutti una doppia richiesta uguale alla prima per oneri accessori di cui sopra, estorcendo soldi a inquilini ignari