Buona domenica amici sportivi, il turno di anticipi di ieri non ha portato alcuna novità sul fronte classifica. Ha soltanto ribadito che il Napoli potrebbe anche prendersi qualche pausa, ma pare che proprio non voglia saperne. Di scena ad Empoli, contro una squadra che ha creato fastidi in più di una occasione alle big, la squadra di Spalletti ha messo in onda il solito copione e per l’Empoli non c’è stato nulla da fare. Certo, era ampiamente nelle previsioni, ma dietro qualcuno covava qualche speranza che si è tramutata ben presto in illusione. Chiude infatti avanti 2-0 il primo tempo, la squadra candidata al titolo, anche se il vantaggio arriva dopo una fase iniziale in cui la squadra di casa pareva in grado di difendersi senza grandi affanni. Ma in realtà, era solo una sensazione, perché appena il Napoli crea un pericolo serio, i difensori vanno in panico e succede quello che non vorrebbero: Kvaratskhelia recupera al limite sugli sviluppi di un angolo e scodella sul secondo palo per Zielinski, piattone in mezzo al volo e Ismajli, per anticipare Osimhen, indirizza il pallone nella propria porta! Domina poi il Napoli, e lo fa con gente che sembra ormai decisa a far salire ancora le proprie quotazioni di mercato. E’ il 28′, e ancora Kvaratskhelia piazza dal limite, Vicario respinge come può, ma Osimhen è lì a un passo e con un tap-in mette dentro il 2-0, fine delle speranze sia per l’Empoli che per chi osserva da dietro. Nella ripresa, praticamente non accade nulla di più, se non un terzo gol di Osimhen annullato per offside. Napoli che non soffre nemmeno dopo la sciocca espulsione di Mario Rui, a poco più di 20 minuti dalla fine (calcetto di reazione su Caputo e intervento della VAR), Napoli che torna ai 18 punti (almeno per qualche ora) sull’Inter seconda e Napoli che, ormai, i banchetti e le feste li giustifica dalla cima del suo Everest.
Dopo il Napoli a Empoli, sono scesi in campo, allo stadio di via del mare, Lecce e Sassuolo. Partita combattuta sul piano agonistico ma piuttosto avara di spunti di interesse particolari. Poche occasioni e molti rinvii e rimpalli alla viva il parroco.
Un colpo di testa di Thorstvedt, quattro minuti dopo l’ingresso in campo al 61′, rompe l’equilibrio della gara e regala i tre punti a Dionisi. I neroverdi vincono 1-0 in Puglia e fermano la corsa degli uomini di Baroni, arrivati all’appuntamento con sette punti conquistati nelle ultime tre partite. Un match dominato, più che dalle qualità delle squadre in campo, da un vento forte, che ai giocatori di maggior qualità non consente di incidere. Nel primo tempo il Sassuolo ha due grandi occasioni con Bajrami e soprattutto Tressoldi, nella ripresa il Lecce crea qualcosa in più ma viene punti da corner. Strefezza ha la palla del pari all’83’, ma si divora il gol, e su questo errore anche la possibilità di evitare l’aggancio in classifica proprio del Sassuolo. Squadre allineate a 27 punti, 10 più del Verona terz’ultimo, quindi in posizione relativamente tranquilla.
A domani per il commento delle partite di oggi, che inizieranno alle 12,30 con l’anticipo interessante tra Bologna e Inter.
Seguiranno alle 15 Salernitana-Monza, Udinese-Spezia alle 18 e in chiusura Milan-Atalanta alle 20,45.
Arrivederci e buon pomeriggio.