“Oggi, come ieri, è sempre più necessario cercare di affermare una parola di pace per questo popolo che è al limite della sopportazione”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un’intervista pubblicata sui canali social di Lombardia Notizie Online a un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina. Ripercorrendo questi 365 giorni, il governatore ricorda come la Lombardia “abbia accolto moltissimi profughi mettendo a loro disposizione diverse tipologie di strutture, in particolare per tutti coloro che non avevano trovato autonomamente una sistemazione da parenti e o amici”. “Siamo intervenuti – prosegue Fontana – anche per aiutare 85 bambini malati oncologici che abbiamo curato in diverse strutture della Lombardia. Una mobilitazione ‘a tuttocampo’ che è andata dal San Matteo di Pavia, all’Istituto dei Tumori di Milano, agli Spedali Civili di Brescia, all’Ospedale di Varese. E ancora al Policlinico di Milano, al Niguarda, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, All’Irccs San Gerardo di Monza e all’Ospedale di Gallarate. Un’azione resa possibile anche grazie al grandissimo impegno di ‘Sole e Terre Onlus’ e ai voli messi a disposizione da donatori privati e dal Dipartimento nazionale di Protezione civile”. “Questa grande manifestazione di solidarietà – continuato Fontana – si è potuta realizzare anche grazie anche all’importantissimo supporto della Fondazione Fiera di Milano che ha messo a disposizione beni e mezzi di trasporto”. In occasione del primo anniversario di guerra, il presidente Fontana ha ricevuto dal giornalista Filippo Poletti il libro ‘Ucraina, grammatica dell’Inferno’ nel quale l’autore, in oltre 200 pagine, racconta il primo anno di guerra grazie alla testimonianza di 51 donne fuggite in Italia con i figli e accolte in Lombardia. “In questo libro, come in numerose altre testimonianze prodotte durante la guerra – ha aggiunto il governatore Fontana – si ripercorre un drammatico anno durante il quale abbiamo continuato ad esprimere concretamente solidarietà all’Ucraina”. (LNews)
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