Di fronte alle immagini di muri sventrati e caldaie in precarie condizioni in via San Romanello viene da domandarsi molte cose. La prima è se la vocazione Europea di Milano non si fermi alla Circonvallazione. La seconda è se non ci stiano, velatamente, prendendo in giro. Ci aiuta a capirci qualcosa Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI CON L’ITALIA.
“Partiamo dal servizio di Striscia la Notizia: gli ascensori di MM continuano a funzionare a giorni alterni. Alcuni di quei casi li ho seguiti personalmente, portandoli fino al vertice di MM. Speriamo ascoltino almeno Striscia e ci mettano mano. La considerazione generale è che MM, pur con un bilancio miliardario dietro, come quello di Milano, non riesce a star dietro ai lavori. Volete un’altra prova? In Via San Romanello siamo all’improvvisazione come soluzione ad ogni problema. Con il piccolo dettaglio che col gas non si può e non si deve scherzare. Eppure gli inquilini sono ridotti così. A fronte di questa clamorosa serie di fallimenti, qual è la reazione del Comune?
Mettersi il costume da Sceriffo di Nottingham e spremere i poveri per coprire i propri fallimenti.
Alcune famiglie dovranno tirare fuori MIGLIAIA di euro quest’anno per il caro energetico. Soldi che, ovviamente, non hanno. Altrimenti non starebbero certo nelle case popolari. Possiamo stimare che i tre quarti degli inquilini si stanno avviando verso una morosità sistemica. Questo genera due enormi problemi: 1. I crediti che il Comune vanta, diventeranno mine vaganti che detoneranno tra qualche anno, quando finalmente il Comune si arrenderà e li dichiarerà non riscuotibili. Questo porterà a un buco che qualcuno dovrà colmare. E tutto per l’incapacità di Sala di fare ciò che la Regione sta già facendo: salvare i più poveri accollandosi gli aumenti 2. L’insolvenza nelle case popolari significa l’uscita dall’orbita dei regolari. Quelli che “pagano sempre”. E una volta fuori l’insolvenza sistematica diventa una scelta attraente. Perso un buon pagatore si rischia di avere un buco per decenni nei conti.
Qual è il punto comune ai lavori che non vengono fatti, quelli fatti coi piedi e la riscossione di cifre fantasiose e irrealistiche? L’energia. MM è un corridore spompato, che non ha più l’energia necessaria per arrivare al traguardo e langue sulla corsia. Un po’ rallenta, un po’ cerca di farsi dare una spinta da chi lo circonda. Ma è tutto inutile, non ha il fisico. Forse non lo ha mai avuto. Di certo, il tempo di gettare la spugna è arrivato. Speriamo Sala lo capisca prima di fare disastri”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,