Mentre il Sindaco ha improvvisamente realizzato che Inter e Milan non sono qua per lui e che rischia di perdere entrambe le squadre, l’area attorno all’ex trotto sta prendendo forma. Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia che in un’area idilliaca immersa nel verde ci saranno centinaia di appartamenti a canone concordato. Una boccata d’ossigeno per chi intende venire a vivere a Milano. Ma è tutto oro quello che brilla? Ce ne parla Franco Vassallo, già consigliere del Municipio 7, dove si trova l’area.
“Come ha riportato MilanoToday, “un bilocale da 50 metri quadri costerà circa 130mila euro all’interno dei nuovi palazzi di via Rospigliosi a Milano (letteralmente davanti allo Stadio di San Siro). È quanto prevede la convenzione firmata a palazzo Marino nella mattinata di mercoledì 1° marzo, convenzione che consentirà di realizzare 190 nuovi alloggi in edilizia residenziale sociale (Ers).”. Non male come progetto! Milano ha urgente bisogno di case pensate per le persone a reddito medio (nemmeno basso, proprio medio), giovani coppie con figli e famiglie più numerose. Ben venga questa iniziativa.
Vorrei solo fare alcune precisazioni, che non vanno intese necessariamente come critiche. La prima è che il lotto di cui si parla è, appunto, solo un lotto. Non sappiamo ancora con precisione quante palazzine degli altri lotti saranno a canone concordato. Dalle mie fonti ho appreso che la proporzione sarà di 1:1. Un appartamento a canone concordato e uno a prezzo di mercato. Il che, lo ripeto, non è una critica, anzi rende sostenibile il progetto. Quello su cui bisognerà vigilare è a chi andranno questi appartamenti. È, infatti, prevedibile che le richieste supereranno, di molto, l’offerta. Parliamo di un complesso bellissimo, immerso nel verde, collegato molto bene con tutto. La storia (tutta, a prescindere da chi governa) ci insegna che quando avvengono queste cose, di norma c’è qualcuno che vince perché sa esattamente dove, quando e come chiedere. Mentre il grande pubblico viene informato dopo, poco e male. Ripeto, non è un’accusa all’attuale giunta. Ma occorre prepararsi.
Non vorremmo certo rivedere le tragiche scene delle case MM di pregio. E sono sicuro che nemmeno a Palazzo Marino vorrebbero una cosa del genere. Per questo è importante tenere l’attenzione alta. Il futuro dell’intero quartiere San Siro, con il possibile abbandono del Meazza, dipende da questa e da poche altre operazioni di riqualificazione urbana. Sbagliarla, magari con ricorsi alla giustizia amministrativa e relativi blocchi, rischierebbe di essere un disastro lungo anni. Speriamo che vengano coinvolti tutti i cittadini, i residenti e i comitati. E non ci si trovi di fronte all’ennesimo fatto compiuto. Con annesso codazzo polemico”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,