Il libro del giornalista Filippo Poletti protagonista dell’evento “Women for freedom” a Milano
«In Italia ho sperimentato la corsa alla solidarietà che, quando non hai più nulla, ti porta a sperare in una nuova umanità: un’umanità di vita e non di morte, di pace e non di guerra». È la testimonianza di Aliona, una delle 77.212 donne ucraine arrivate in Italia dopo lo scoppio della guerra nel 2022, accolte da Progetto Arca. Accanto a lei c’è Halyna: «Ho 36 anni: la notizia dell’attacco all’ospedale di Mariupol è ciò che mi ha spinto a lasciare l’Ucraina. Ho pensato che se non c’era pietà per i bambini, che sono il futuro, mai più ci sarebbe stata per una donna come me. Ho preso l’essenziale, chiuso la porta e sono scappata».Sono due dei racconti presentati dal giornalista Filippo Poletti nel libro “Ucraina: grammatica dell’inferno”: il libro, stampato da Lupetti, sarà protagonista dell’evento “Women for freedom”, organizzato mercoledì 8 marzo alle ore 17 da Claudia Conte in largo Guido Donegani 2 a Milano: «In 240 pagine ho voluto raccontare il conflitto con le emozioni di chi ne sta pagando le conseguenze. Sono donne di età compresa tra 33 e 50 anni. Nel loro Paese, ad eccezione di una, lavoravano: c’è chi faceva l’imprenditrice, chi l’ingegnere, chi la farmacista, chi la biologa, chi l’insegnante di danza, chi la traduttrice, chi la cassiera o la commessa, chi l’addetta alla reception. Il 24 febbraio 2022 hanno perso tutto: la casa, gli affetti familiari rimasti in patria e il lavoro».
51 TESTIMONIANZE DOLOROSE: IL 2022 È INIZIATO L’INFERNO
Accanto ai ricordi di Natalia e Caterina c’è la voce di Aliona: «Ogni volta che “inciampo” in un telegiornale è come tornare al 2022, quando la mia casa iniziò a tremare e una bomba cadde a poca distanza da noi. Quel giorno è iniziato l’inferno». Come documenta Irina, con l’invasione russa la vita è cambiata in un istante e in pochi giorni il 90 per cento degli abitanti di Kiev è dovuto fuggire: «Sparavano alle auto sulla strada e l’intera città era ferma ai posti di blocco. Per tre o quattro giorni siamo rimasti in casa e abbiamo sentito solo esplosioni, spari dalla strada e il rumore dei carri armati e dei mezzi corazzati militari che viaggiavano lungo le strade».
DALLA MAESTRA D’ASILO IL SOGNO DI DARE IN MANO IL MONDO AI BAMBINI
Tra i racconti c’è anche il sogno di Natalia, maestra d’asilo da 18 anni: «Se il mondo fosse in mano ai bambini, la guerra non esisterebbe: loro sanno che la guerra è brutta e che basta incrociare le mani e gli sguardi per fare la pace». Nel domani di queste donne c’è la vita in Italia a cui sono, come dice Giulia, molto grate: «Grazie, questo è il primo pensiero che mi viene in mente dopo aver letto questo racconto. Grazie all’Italia e all’Europa che dicono di no, in tutti i modi, a questa guerra. Grazie all’Italia e all’Europa che sostengono l’Ucraina, accolgono i profughi e non s’intimoriscono di fronte alle minacce russe».
IL GRIDO ROCK CONTRO LA GUERRA CHE SEMINA MORTE E DOLORE
Poletti presenta la grammatica dell’inferno ucraino a partire dai versi dei Måneskin: «Come fai a dormire la notte, come fai a chiudere entrambi gli occhi? Balleremo sulla benzina», gridano in “Stand up for Ukraine”, ripresi dopo il frontespizio. La benzina è la guerra: non può più piovere in Ucraina – dicono le profughe arrivate a Milano – seminando morte e dolore.
Scheda del libro
Autore e titolo: Filippo Poletti, “Ucraina: grammatica dell’inferno”
Editore: Lupetti (240 pp.)
L’evento
“Women for freedom”: giornata internazionale della donna
Organizzatrice: Claudia Conte
8 marzo 2023, ore 17
Largo Guido Donegani 2, Milano
L’autore Filippo Poletti (335-7143310, filippo.poletti@gsom.polimi.it)
Top voice di LinkedIn Italia, milanese, classe 1970 con executive MBA alla POLIMI Graduate School of Management, dal 2017 Filippo Poletti cura sullo stesso LinkedIn una rubrica quotidiana dedicata ai cambiamenti del mondo delle professioni. Speaker, giornalista professionista con più quasi 25 anni di esperienza e già consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, ha scritto per oltre 30 testate nazionali. Tra i suoi i libri Dizionario dell’opera, Tempo di IoP: Intranet of People, Grammatica del nuovo mondo e MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose.
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