Dopo lo sgombero dell’inizio di gennaio, che è avvenuto esclusivamente grazie alle nostre segnalazioni (i “fissa dimora“ avevano davvero passato il segno con fuochi, crack, ecc.), abbiamo richiesto alla segreteria dell’assessore Granelli un controllo quotidiano da parte della Polizia Locale, almeno dell’area dell’asilo, gazebo compreso, pena il ritorno al degrado “standard”.
A parte il grande impegno di AMSA, che spero proprio non segua una china in discesa, non abbiamo avuto alcun altro riscontro da parte dell’amministrazione comunale e a poco a poco, ma rapidamente, la situazione è tornata più o meno quella di sempre.
Le persone che sopravvivono ai Giardini sono più di una ventina sparpagliati un po’ dovunque. Non solo il gazebo, ma anche il Biolab è nuovamente colonizzato.
Ieri è stata rinvenuta una siringa DENTRO il giardino dell’asilo.
L’unico passo avanti è la chiusura delle grotte, della gabbia dell’orso e dei cunicoli sottostanti, però non se ne sono andati. È evidente che i Giardini costituiscono un centro di interesse per queste persone sia dal punto di vista di prostituzione, che di tossicodipendenza e spaccio, che di furti e scippi. In altre parole è lì che vogliono stare perché è lì che hanno dei tornaconti, è lì il centro dei loro miseri interessi.
Torneremo comunque alla carica ben sapendo che se non c’è la volontà politica di cambiare, continuerà il trend “un passo avanti e due indietro”.
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Enrico Pluda
presidente di Agiamo Amici Giardini Pubblici Montanelli
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