Il commento di Luciano: 26a giornata di serie A

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Con autorevolezza, il Torino si prende i tre punti al Via del Mare. I granata battono 2-0 il Lecce grazie a due reti nel giro di pochi minuti: Singo al 20′ (assist al bacio di Miranchuk) e Sanabria al 23′, dopo una grande azione personale di Radonjic chiusa con una palla dentro solo da spingere in rete. Un match povero di emozioni, con tanta intensità e moltissimi duelli individuali. C’è anche una rissa, nel primo tempo, ad accendere gli animi. Per Juric è la seconda vittoria consecutiva e un successo che alimenta i sogni europei: il sesto posto dell’Atalanta, sconfitta dal Napoli, è a soli cinque punti, mentre per il Lecce si tratta della terza sconfitta consecutiva.
L’Hellas Verona perde l’opportunità di rispondere alla vittoria dello Spezia sull’Inter, venendo bloccato dal Monza su un 1-1 che sa parecchio di sconfitta. Accade tutto nella ripresa, dopo un primo tempo con poche emozioni: Verdi manda in vantaggio i veneti, ma Sensi riporta la partita in equilibrio a stretto giro di posta. Più vogliosa la squadra di Zaffaroni nella prima parte di gara, più tranquilla e cosciente dei propri mezzi quella di Palladino, dopo l’intervallo. Tanto che solo un tallone in fuorigioco di Petagna invalida la rete dell’1-2 dell’ex Caprari, inizialmente concessa. Verona a -5 dal quintultimo posto dello Spezia, dunque. Mentre il tranquillissimo Monza rimane imbattuto per la seconda giornata di fila, portando avanti un ottimo percorso da neopromossa.
Ottima vittoria per la Fiorentina, la banda di Italiano supera la Cremonese 2-0 . Tutto facile per la viola che, con un gol per tempo, conquista il terzo successo consecutivo, il quarto considerando la vittoria in Conference League a metà settimana. Fiorentina che parte meglio nel primo tempo e costringe gli avversari alla propria metà campo. Gli ospiti vanno avanti meritatamente con Mandragora su assist di Ikoné. Padroni di casa che si affidano troppo ai lanci lunghi per Dessers e a Tsadjout, ma per Sirigu sono 45′ tranquilli. La ripresa comincia alla stessa maniera con cui si è chiuso il primo tempo,  quindi con i viola avanti. Il raddoppio è nell’aria e arriva con il solito Cabral, che mette dentro da due passi il cross rasoterra di un super Mandragora. La Cremonese non ha più nulla da difendere e si butta in avanti, ma le speranze dei padroni di casa si stampano sui piedoni di Sirigu, super a respingere la conclusione di Okereke appena entrato.
Roma-Sassuolo 4-3, rigore di Berardi
La Roma fa 3 gol ma ne subisce 4 dal Sassuolo all’Olimpico, in una partita pazza e ricca di episodi: decisiva la doppietta di Laurienté e la super partita di Berardi.
La Roma sembra partire meglio, ma si ritrova incredibilmente sotto di due gol dopo appena 18 minuti a causa della doppietta di uno scatenato Laurienté, prima letale in tap-in ravvicinato e poi bravo a convertire un ottimo assist di Berardi. Dopo qualche minuto di sbandamento però i giallorossi rientrano in partita al 26′ grazie alla conclusione sporca al volo di Zalewski, alla sua prima gioia con la maglia della Roma. Nel finale di primo tempo un altro episodio, che inguaia però definitivamente gli uomini di Mourinho, oggi assente causa squalifica: fallo di reazione insensato di Kumbulla, che colpisce con un calcione Berardi facendosi espellere e regalando un rigore sacrosanto agli emiliani. Il capitano neroverde è lucidissimo dagli 11 metri e spiazza Rui Patricio, riportando i suoi avanti di due lunghezze. A inizio ripresa il neoentrato Dybala trova il gol con un sinistro magico da fuori area, che sembra permettere alla Roma di credere nella rimonta. A spezzare i sogni giallorossi, tuttavia, ci pensa Pinamonti al 75′ con uno scavino perfetto a scavalcare Rui Patricio. Nel finale c’è gloria anche per Wijnaldum, che trova il suo primo gol romanista con un bel colpo sotto, che beffa Consigli. Il risultato, tuttavia, dà ragione a un Sassuolo in forma smagliante e ormai ritrovato, dopo le difficoltà di inizio anno. Per la Roma tanti rimpianti e, soprattutto, l’aggancio mancato al secondo posto: i giallorossi non approfittano dei passi falsi di Inter e Lazio, complicandosi la vita in chiave Champions L.
Ultimo match della serie domenicale, a Torino si scontrano Juventus Sampdoria. Inizio col turbo dei bianconeri che, dopo appena 11 minuti passano con Bremer, e al 26′ si trovano in doppio vantaggio con il 2-0 firmato Rabiot. Ma la Sampdoria si rianima e rientra in partita in due minuti (31′ e 32′ del primo tempo) rimontando da 2-0 a 2-2, grazie alla reti di Augello e Djuricic. Un vero e proprio blackout quello della Juve, lo Stadium fischia all’intervallo, Allegri all’intervallo inserisce Locatelli e Cuadrado. Cambi che danno la scossa, ma è ancora Rabiot a decidere. La Juve ha poi la chance per allungare, ma Vlahovic fallisce il rigore conquistato da Cuadrado (con grave sospetto di simulazione…): il serbo non riesce a sbloccarsi, palo pieno. Ed è anche sfortunato: traversa nel recupero, Soulé arriva sulla respinta e segna il 4-2. La formazione di Allegri supera nuovamente il Torino, che ha vinto a Lecce.  Stankovic è a -12 dallo Spezia quart’ultimo.
E’ quasi tutto per la 26a, che si completerà in serata con l’ultima partita in calendario, Milan-Salernitana alle 20,45.
Il campionato inizierà la 27a giornata Venerdì 17 marzo, con 2 anticipi: Sassuolo-Spezia alle 18,30 e Atalanta -Empoli alle 20,45. Arriverderci a tutti e buona settimana

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