Come ha recentemente affermato Gianni Letta, nel nuovo manuale di Sergio Talamo e Roberto Zarriello sulla comunicazione pubblica digitale, questo è il momento in cui “la percezione negativa che troppo spesso si ha della PA e, di conseguenza, delle sue istituzioni, ha ora la grande occasione per essere ribaltata. E un ruolo fondamentale potrà giocarlo la comunicazione digitale.
Proprio durante la pandemia si è, infatti, compresa l’importanza della digitalizzazione comunicativa, ormai da considerare un’infrastruttura fondamentale per l’efficienza della PA, la quale ha permesso la continuità dei servizi nel corso dell’emergenza sanitaria. Infatti, proprio l’utilizzo della comunicazione pubblica digitale ha consentito alle varie aziende ospedaliere italiane una maggiore interazione e soprattutto una facilità comunicativa anche nei confronti della popolazione meno abituata ad utilizzare i social. Un esempio lapalissiano di come sia stata fondamentale la comunicazione pubblica da parte delle aziende sanitarie negli ultimi due anni, è il caso dell’Azienda ospedaliera di Alessandria: infatti, una precisa ed organizzata strategia comunicativa e una celerità nel rispondere ai quesiti ed ai dubbi dei cittadini da parte del suddetto ente durante i primi mesi di vaccinazione, hanno permesso alla città di Alessandria di raggiungere subito ottimi risultati nella campagna vaccinale, favorendo attraverso i vari social network, anche il confronto e il dialogo con i propri interlocutori, nell’ottica della trasparenza e della condivisione, fornendo allo stesso tempo un vero proprio servizio pubblico ai cittadini, garantendo una corretta informazione in un momento in cui le fake news imperversavano. Tuttavia, un aspetto ulteriore da sottolineare, che dimostra dunque come la comunicazione attuata durante la pandemia non debba rimanere una piccola parentesi, ma invece rappresentare la prassi anche al di fuori dell’emergenze, è la campagna comunicativa effettuata sempre dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria per sensibilizzare la cittadinanza sulle patologie asbesto-correlate, attraverso un’importante campagna di comunicazione (campagna social video, playlist dedicate, newsletter, video-slide ecc.) e coinvolgendo simultaneamente diverse Istituzioni, quali Regione Piemonte, Università Piemonte Orientale,ASL Alessandria.
L’efficienza di quest’ultima campagna comunicativa è dimostrata dai dati riguardanti sia le persone raggiunte sia l’engagement degli utenti per i post: infatti, tenendo conto che la sopracitata campagna è ancora in corso, i post hanno raggiunto fino ad ora 7.926 persone su Facebook, 1.264 su Instagram e 506 persone su Linkedin, mentre il numero totale di interazioni (reazioni, commenti e condivisioni) supera il migliaio.
L’esempio appena messo in evidenza non rappresenta un caso isolato; infatti, durante la pandemia sono stati numerosi gli enti pubblici a digitalizzarsi, continuando a garantire un servizio adeguato, nonostante l’emergenza pandemica, fornendo, addirittura in alcuni casi, un servizio più efficiente di prima. Tuttavia, il rischio che, conclusa l’emergenza sanitaria, si abbandoni questo processo di digitalizzazione della comunicazione pubblica, non mettendo a sistema tutte le buone pratiche emerse, ed al contempo si arresti quel processo di trasformazione della PA, è reale: ed è fondamentale, al fine di evitare quanto detto sopra, come affermato dall’ex Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che il capitale umano sia in primo piano nell’interpretare questo cambiamento.