Scuola: “Istituto Caterina da Siena da terzo mondo, Città Metropolitana assente”

Milano

“In seguito al sopralluogo che abbiamo svolto all’Istituto d’Istruzione Superiore Caterina da Siena di Milano e alle dichiarazioni del Consigliere delegato Maveglia, siamo sconcertati dallo stato fatiscente della struttura, quasi da terzo mondo”, intervengono Samuele Piscina, Capogruppo Lega in Città Metropolitana e Consigliere Comunale di Milano, e Deborah Giovanati, Consigliera comunale della Lega.

“Dopo che la Preside è apparsa sulla cronaca locale perché costretta a rifiutare nella scuola una ragazza disabile che necessitava dell’ascensore, abbiamo deciso di svolgere un’ispezione presso l’istituto. Lì abbiamo scoperto che non solo l’ascensore è bloccato da 20 anni, ma il montacarichi si continua a bloccare con i ragazzini disabili a bordo e i montascale per accedere ad alcune parti della scuola con le carrozzine sono tutti non funzionanti, nonostante le continue segnalazioni fatte a Città Metropolitana. Inoltre, l’edificio è fatiscente con canestri e attrezzatura della palestra inagibili, controsoffitti che cadono in testa ai ragazzi, bagni dell’anteguerra, infiltrazioni e muffa. Solo l’intervento della preside e del personale scolastico, infatti, permette di riammodernare qualche aula, ma i problemi della struttura sono ingenti e le risorse concesse dalla Città Metropolitana per l’edificio di loro proprietà sono briciole. La stessa ATS è intervenuta inviando diverse prescrizioni a Città Metropolitana”.

“Sono anni che l’Istituto segnala questi problemi e l’assenza di Città Metropolitana si fa sentire. È assurdo che il Consigliere Maveglia intervenga sui giornali affermando che farà sistemare dopo 20 anni di segnalazioni praticamente solo l’1% dei problemi della scuola. Anche a fronte di comunicazioni inviate dai sottoscritti al Sindaco metropolitano per chiedere delucidazioni, nessuna risposta è pervenuta. È evidente che a Sala nulla importi della Città Metropolitana e quindi della gestione degli istituti superiori, ma a rimetterci sono i nostri ragazzi, soprattutto quelli con disabilità”, concludono i 2 esponenti leghisti. “Non è concepibile lasciare un Istituto superiore in quelle condizioni, Sala dia subito spiegazioni sui mancati interventi sia di riqualificazione della scuola, sia per permettere l’iscrizione della studentessa diversamente abile che chiede semplicemente di poter iscriversi alla scuola che preferisce, come tutti. Bisogna sanare quanto prima questa grave discriminazione”.

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