L’ASST Gaetano Pini-CTO ha lancio il progetto “Screening nella scuola per la diagnosi della scoliosi” con l’IC Cavalieri di Milano. Gli ortopedici dell’Unità operativa complessa Patologie Vertebrali si recheranno a scuola, dove verranno allestiti due spazi dedicati alle visite: ogni martedì verranno visitati gratuitamente 12 studenti di 10 e 13 anni, alla presenza di un genitore/tutore
“La Scuola rappresenta un ambito prioritario e privilegiato in termini di prevenzione e promozione della salute – dice la dott.ssa Anna Maria Maestroni, Direttore Socio Sanitario dell’ASST Gaetano Pini-CTO – perché agisce sulla popolazione che disegnerà il futuro: adottare fin da bambini corretti stili di vita e fare propri i principi della ‘buona salute’ rappresentano la migliore prevenzione delle malattie croniche e invalidanti”. È a questo scopo che nasce il progetto “Screening nella scuola per la diagnosi della scoliosi” promosso dell’ASST Gaetano Pini-CTO con l’IC Cavalieri di Milano che parte il 14 marzo 2023. Gli ortopedici dell’Unità operativa complessa Patologie Vertebrali si recheranno a scuola, dove verranno allestiti due spazi dedicati alle visite: ogni martedì verranno visitati gratuitamente 12 studenti di 10 e 13 anni, alla presenza di un genitore/tutore. Al termine sarà consegnato un certificato medico con l’esito della visita, indirizzato al pediatra di libera scelta, segnalato dai genitori. La scoliosi è una patologia fortemente invalidante, se non diagnosticata in età scolare. È la più comune tra le deformità della colonna vertebrale. I dati a disposizione della comunità scientifica evidenziano che soffre di scoliosi il 3% della popolazione mondiale, in particolare quella femminile, in un rapporto di 1 a 4 tra uomini e donne. I casi più gravi sono comunque rari: 1 caso ogni 2.000. “Dall’analisi della casistica trattata dall’unità operativa complessa Patologie Vertebrali dell’ASST Gaetano Pini-CTO, in attività da 50 anni, che dirigo – spiega il dott. Bernardo Misaggi, Presidente della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e Gruppo Italiano Scoliosi – è emerso che la diagnosi arriva in una fase molto avanzata di malattia, tale da condizionare l’approccio terapeutico”. Secondo le evidenze più recenti della letteratura scientifica risulta molto importante, invece, identificare precocemente le patologie quali la scoliosi e il dorso curvo per prevenire il loro peggioramento. “Abbiamo quindi proposto all’IC Cavalieri, istituto scolastico con cui già collaboriamo per il progetto Scuola in Ospedale, di aprirci le porte per poter visitare gli studenti nelle età più a rischio allo scopo di valutare la prevalenza di questo disturbo e soprattutto di rilevare precocemente le potenziali complicanze associate alla patologia, in particolare le deformità della colonna vertebrale che necessitano di intervento chirurgico. Il progetto è inoltre finalizzato alla definizione di procedure di follow-up che assicurino a ogni ragazzo di essere seguito correttamente nel tempo”, spiega il Direttore Socio Sanitario dell’ASST Gaetano Pini-CTO.
Si parla di scoliosi quando la spina dorsale, anziché essere dritta, forma una “S”. L’inclinazione della colonna viene misurata in gradi, secondo il metodo Cobb. “Nelle scoliosi più lievi, ovvero quando non si superano i 15°, è indicata la ginnastica correttiva. Se la ginnastica non ferma la progressione della scoliosi oppure i gradi sono superiori ai 20°, allora si utilizza il corsetto ortopedico in plastica da portare durante la giornata per un numero di ore variabile, a seconda del tipo e dell’entità della curva e anche dell’età ossea. Nelle forme severe gravi tra i 40-45°, oltre al trattamento con corsetti ortopedici, all’ASST Gaetano Pini-CTO, confezioniamo anche corsetti gessati correttivi. Questo trattamento ha dimostrato un miglioramento della scoliosi e addirittura, in molti casi, scongiura un intervento chirurgico. L’obiettivo dell’uso del corsetto non è però necessariamente quello di correggere la curva, quanto piuttosto quello di arrestarne la progressione. Nelle curve più gravi invece, oltre i 45°-50°, può essere indicato l’intervento chirurgico correttivo. Questo intervento, svolto in anestesia generale, consiste nel posizionamento di impianti metallici nelle vertebre che vengono poi utilizzati per correggere la curva scoliotica (artrodesi vertebrale)”, spiega il dott. Misaggi. La ginnastica correttiva è fondamentale per la buona riuscita dei trattamenti conservativi e anche nei rari casi in cui è necessario un intervento chirurgico è fondamentale un percorso fisioterapico sia preoperatorio, volto al migliorare lo stato muscolare prima dell’intervento, sia nel postoperatorio per il rapido recupero dell’autonomia. “Seppur considerato un intervento di chirurgia maggiore, la durata del ricovero è di circa 7 giorni nei casi non complicati, e il decorso postoperatorio porta a una ripresa pressoché completa dell’autonomia a circa 3 mesi dall’intervento. Non esiste una efficace chirurgia meno invasiva per il trattamento della scoliosi, anche se si stanno esplorando nuovi orizzonti con una nuova tecnica che non provoca l’artrodesi, ovvero il blocco della colonna. Il cambiamento anche dei metodi di studio preoperatori, con l’introduzione di nuove tecnologie, permette di sviluppare un programma personalizzato per il paziente”, aggiunge l’esperto. Al termine del progetto “Screening nella scuola per la diagnosi della scoliosi”, l’ASST Gaetano Pini-CTO realizzerà un report, con i dati in forma anonima, condiviso in primis con genitori e insegnanti e che sarà a disposizione delle istituzioni interessate. Il documento fornirà un’analisi dei dati di prevalenza della scoliosi e delle deformità del dorso nella popolazione scolare maggiormente a rischio di tali patologie e rileverà il grado di aderenza al progetto da parte dei genitori e dei docenti, allo scopo di formulare proposte per sensibilizzare gli adulti sulla problematica.
L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Gaetano Pini-CTO, punto di riferimento per l’ortopedia, la riabilitazione specialistica, la reumatologia e la neurologia, a livello nazionale, comprende a Milano tre presidi ospedalieri: il Gaetano Pini, il CTO e il Polo Riabilitativo Fanny Finzi Ottolenghi. L’ASST Gaetano Pini-CTO – evoluzione della Scuola Ortopedica milanese nata nel 1874 – è specializzata in patologie e traumi dell’apparato muscolo-scheletrico, reumatologia e fisiatria. L’Azienda accoglie ogni anno più di 800mila utenti e i suoi specialisti lavorano con le più sofisticate tecniche di imaging, attraverso sale operatorie sia convenzionali sia dotate delle ultime tecnologie. L’ASST Gaetano Pini-CTO è centro erogatore per la presa in carico dei pazienti cronici nell’ambito delle patologie reumatologiche e della Malattia di Parkinson.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845