E parlando ancora una volta della Milano del ricordo, del fascino indiscusso di certi angoli della città che vanno via via sparendo, lasciando il rimpianto di qualcosa di prezioso che ti sfugge dalle dita, che ti viene scippato…ecco il bell’articolo di Urbanfile, sul rischio corso da uno dei quartieri più suggestivi della nostra Milano.
“Certo che Milano non è proprio capace di mantenere il fascino del tempo passato. Preservare, anche se costruisce torri e palazzi sfavillanti, l’antica anima che ritroviamo solo in angoli particolari sparsi nel suo territorio. Uno di questi si trova a Gorla e potrebbe venire cancellato per sempre.
Gorla Primo (che all’epoca era Gorlaprecotto) era uno degli antichi comuni confinanti che nel 1923, esattamente 100 anni fa, venne aggregato assieme ad Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino nella grande Milano per diventare un rione facente parte della città che ancora oggi viviamo.
Il nucleo antico del borgo di Gorla, si sviluppava prevalentemente lungo il canale della Martesana e a oriente dello stradone per Monza. Dove oggi si incrociano Via Ponte Vecchio, Via Asiago, Via Aristotele e Via Monte San Gabriele si trovava il vecchio oratorio di San Bartolomeo, una chiesetta dall’aspetto ancora rinascimentale nonostante sia stata costruita nel 1600 e dal grazioso campaniletto in mattoni e cuspide. La vecchia chiesetta (accorciata di una campata) è ora adibita a Biblioteca e sede di alcune attività parrocchiali della vicina e più grande chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù.
Di fronte alla graziosa chiesetta sconsacrata, si trova, ancora per poco un’antica cascina adibita sino a qualche anno fa, a trattoria. Si tratta dell’immobile di via Ponte Vecchio 6. Un cascinale dall’aspetto rustico, piazzato ancora in modo tale che chi percorre a piedi via Asiago debba per forza accorgersene in quanto il lato corto sporge di qualche metro rispetto al prospetto degli altri edifici della via. Un bel cortiletto ombreggiato da 5 alberi ormai adulti, cela una veranda ora un po’ cadente dopo anni d’abbandono. Sul lato, verso via Asiago una graziosa edicola con ampia cornice in terracotta protegge ed esalta un’immagine della madonna. Un cancello delimita il cortile dalla strada e sopra l’ingresso, segnato da due pilastri, si trova ancora la vecchia insegna del ristorante, “Il Molo”, ormai chiuso da anni.
Tutto quest’angolo di Gorla, dal sapore di un tempo andato, potrebbe sparire per sempre sotto le pinze demolitrici di un marchingegno, per lasciar posto ad un nuovo e più alto condominio. Infatti recentemente il piccolo edificio pare sia stato acquistato da una società immobiliare, che a quanto sembra, vuole proprio abbatterlo per costruirvi un edificio nuovo, certo più redditizio che andrebbe ad appoggiarsi al vicino del civico 4.
Voci dicono che la vecchia cascina essendo inclusa nell’ambito paesaggistico della Martesana, potrebbe essere vincolata, anche se nulla è confermato. Certo sarebbe bello se la vecchia cascina venisse preservata, restaurata e magari tornasse ad essere un ristorante.
Ma a giudicare dalle voci che corrono e dall’ultimo annuncio della Commissione Paesaggio del Comune di Milano, presto sapremo qualcosa in più e certamente non ci farà piacere.
Intanto in questi gironi le piante son state potate, preludio a qualcosa? Qui di seguito portiamo il rapporto della Commissione Paesaggio.
[rev4 – in corso? – 2022_09]
Via Ponte Vecchio, 6 (angolo Via Asiago / Via Aristotele / Via Monte San Gabriele) > ex Trattoria il Molo > PROGETTO NON ANCORA DIVULGATO
(destinazione non nota così come il progettista non noto)
[Consiglio Comunale >>> deliberazione 108 del 20.12.2021] >>> oggetto di segnalazione >>> riconosciuto “patrimonio dismesso con criticità L.R. 12 del 11.03.2005 – art 40.bis” per l’intero compendio
[COMMISSIONE PAESAGGIO] 29 del 08/09/2022 > Aut. Paes. – Demolizione edificio esistente e ricostruzione in sagoma. > FAVOREVOLE
Qui di seguito alcune immagini degli alberi da poco potati.
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