Festival diritti umani, a maggio edizione in presenza al memoriale della Shoa

Milano

Torna in presenza, dopo tre anni, l’edizione 2023 del Festival dei Diritti Umani, la prima organizzata dalla neonata Fondazione dei Diritti Umani ETS. Il Festival si terrà dal 3 al 6 maggio presso il Memoriale della Shoah di Milano, “un luogo altamente simbolico per ricordarci l’importanza di contrastare l’indifferenza sui diritti negati e calpestati di tanti innocenti”, sottolineano gli organizzatori. “Il titolo dell’ottava edizione è infatti Rights Now, due parole che si rafforzano l’una con l’altra e che sottolineano il nostro bisogno di diritti nell’immediato. È un festival che va in direzione ostinata e contraria perché oggi i diritti sono complessivamente accantonati, differiti, ristretti a pochi. È un festival che vuole alzare lo sguardo di fronte alle disuguaglianze e alle crisi umanitarie, che chiede chiarezza sull’intelligenza artificiale. C’è bisogno di diritti e ce n’è bisogno ora. Come sempre – proseguono gli organizzatori – useremo diversi linguaggi, a partire dalle interviste e le esperienze degli ospiti. E poi talk, podcast, progetti fotografici, dibattiti e film.

Quest’anno il festival raddoppia gli appuntamenti in presenza con il pubblico grazie ad una rassegna cinematografica che porterà sul grande schermo pellicole selezionate dalle principali rassegne internazionali che saranno proiettate durante i giorni del Festival presso la Cineteca Milano Arlecchino”. “Non possiamo chiedere ai civili sotto le bombe in Ucraina o alle ragazze che protestano in Iran di pazientare, non possiamo accusare i working poors che fanno la fila alle mense solidali di non essere abbastanza performanti, dobbiamo reclamare trasparenza sugli algoritmi che determinino le nostre scelte. Questo è un Festival che va in “direzione ostinata e contraria” perché di questi tempi c’è sempre meno rispetto dei diritti e sempre meno umanità. E noi, invece, alziamo lo sguardo con “Rights Now”, diritti ora. Torniamo dal vivo in un luogo emblematico: il Memoriale della Shoah. Al suo ingresso c’è una scritta incisa sul cemento grigio: indifferenza. E il Festival dei Diritti Umani, fin dai suoi esordi, otto anni fa, si è dato proprio il compito di contrastare l’indifferenza sui diritti calpestati. Quel luogo, il Memoriale della Shoah, dovrebbe ricordare a tutti che togliere diritti ad una minoranza non fa star meglio la maggioranza, neanche quando quella sottrazione avviene con il consenso di molti”- spiega Danilo De Biasio, direttore del Festival dei Diritti Umani.

 

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