Sgombero, ieri, dell’immobile (ex stabilimento industriale della Società San Carlo Gruppo Alimentare Spa) di via Siusi 12, occupato da “Rete di Solidarietà Milanese Ci Siamo” con lo scopo di dare un alloggio in prevalenza a migranti senza dimora. A darne notizia è la prefettura che spiega che l’intervento arriva “in esecuzione di pronunce della magistratura amministrativa”. “Il tema della liberazione dello stabile è stato più volte oggetto di disamina in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica e le odierne operazioni di escomio sono intervenute a seguito di un complesso percorso avviato da questa Prefettura e condiviso, nei mesi, con la Procura milanese e la società proprietaria”.
Al momento delle operazioni di sgombero, nell’immobile erano presenti 37 stranieri che sono stati allontanati dallo stabile dalle Forze dell’ordine.
“I Servizi Sociali del Comune di Milano hanno esaminato le fragilità degli occupanti e hanno offerto ai nuclei familiari con minori e ad alcuni adulti presenti, una collocazione in strutture dedicate, ma non tutti i soggetti hanno inteso aderire alla proposta – si legge nella nota della prefettura -. La cornice di sicurezza organizzata dalla Questura, con uno strutturato servizio di ordine pubblico, ha consentito di svolgere nella massima tranquillità tutte le attività connesse allo sgombero e l’immobile, al termine delle operazioni, sarà riconsegnato alla proprietà che provvederà all’immediata messa in sicurezza del bene”.
Rocca (FdI) “Ringrazio le forze dell’ordine per lo sgombero in atto in via Siusi di un immobile privato occupato abusivamente ma la domanda sorge spontanea: a che punto siamo, invece, con gli sgomberi degli edifici comunali, alcuni anche di rilievo storico e culturale, occupati abusivamente dai centri sociali? Come, per fare alcuni esempi, ricordo gli ex magazzini comunali del verde di via Vittorio Veneto in mano al Lume, il dazio di piazza Baiamonti in mano alla camera del non lavoro e la cascina Torchiera, in zona cimitero Maggiore, sempre occupata abusivamente da un collettivo”. Lo dichiara il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Francesco Rocca. “Si tratta di luoghi occupati non solo per questioni politiche, ma anche per questioni di business: spesso, infatti, diventano sedi di eventi per i quali mancano i permessi ed in barba ad ogni legge. – spiega Rocca – Nessuno, infatti, paga le tasse come invece tutti gli esercenti sono obbligati a fare. Da parte della maggioranza che siede a Palazzo Marino manca, ed è sempre mancata, la condanna di queste occupazioni e azioni e non c’è mai stata fermezza nel voler ripristinare la legalità negli edifici comunali occupati. Presenterò in Consiglio Comunale una domanda a risposta immediata per chiedere cosa intende fare la giunta Sala bis per gli immobili storici occupati di piazza Baiamonti e di via Vittorio Veneto in mano ai collettivi. Infine bisognerebbe affrontare anche il tema degli immobili sfitti anche di recente costruzione: sarebbe interessante capire il perché il Comune a conduzione green abbia permesso la costruzione di grandi immobili su aree verdi che ora risultano sfitti”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845