MM Casa o MM Immobiliare?

Milano

L’altro giorno Striscia La Notizia ha mostrato il caso di una famiglia, inquilina, che viveva dietro il Duomo. Senza entrare nel merito del motivo per cui questo avvenga, raccogliamo la riflessione di Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI:

Cominciamo con tre riflessioni: primo, MM sta arrancando tra debiti, mancati investimenti e manutenzioni che non si fanno mai in tempo. Secondo, persino Maran ha riconosciuto che con le sue sole forze la partecipata del Comune non riesce a gestire il patrimonio ERP. Terzo, non si riesce nemmeno a controllare cosa succede. A questo proposito, due giorni fa l’ineffabile assessore ha avuto la grande idea di invitare i cittadini alla delazione, non riuscendo a gestire i controlli. Verrebbe da dire che a questo punto per fare cassa si potrebbero monetizzare meglio gli immobili di lusso dell’ente.

Parliamo di un discreto numero di case sparse per la città di altissimo valore, tra Duomo, via della Madonnina, Moscova e molti altri luoghi di altissimo pregio. Venderle porterebbe tre vantaggi: un incasso immediato di qualche milione da usare per le manutenzioni e gli investimenti, l’uscita da un cono di ambiguità (a chi dare, con affitti sociali, immobili che valgono letteralmente decine, se non centinaia di volte di più?) e una maggiore facilità di controllo. Il Comune, va dato atto, ci ha provato. Ma strettoie burocratiche, problemi di mentalità e condizioni degli immobili non proprio invidiabili hanno di molto ostacolato il processo.

Io, però, resto convinto che non ci si debba arrendere. Siamo al picco del mercato immobiliare, si potrebbe fare cassa con immensa velocità. E risolvere conflitti di interesse che hanno piagato tutta la politica da cinquant’anni. Almeno. Non si tratta di puntare il dito contro questa amministrazione, ma loro sono chiamati oggi a governare. E questo significa addossarsi tutte le responsabilità. Inclusa quella di dismettere i gioielli di famiglia per riparare il tetto della casa, se necessario. Non è possibile che ogni settimana debba inviare due o tre pec per avere l’attenzione della dirigenza sui disagi dei cittadini. Senza, peraltro, che cambi nulla. Quei denari servono ora.

Spero che Sindaco e Assessore riprendano dove mollato e stavolta ci riescono. Prima delle appartenenze politiche viene l’amore per Milano”

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