Sgomberi lampo in caso di occupazioni abusive, accelerazione alla Camera

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Alla Camera si accelera sulla stretta alle occupazioni abusive.  Nel frattempo a  Roma è esploso il caso delle chat tra l’assessore alle politiche abitative della giunta di Gualtieri Tobia Zevi e il leader delle occupazioni proprio riguardo il piano casa del Campidoglio.

Due Pdl della Lega incardinati dalla commissione Giustizia della Camera  introducono nel codice penale una nuova fattispecie di reato e una specifica procedura per l’immediato rilascio di immobili occupati, senza pronuncia ex ante dell’autorità giudiziaria, e con l’arresto “obbligatorio” in flagranza di reato se non si restituisce l’immobile dopo che è stato emanato l’ordine. Con pene per chi si macchia del reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui” fino a 7 anni. Nel caso in cui l’alloggio non venga restituito entro 48 ore dalla presentazione della querela, se è di proprietà pubblica, “si procede con ordinanza allo sgombero” e se è di proprietà privata, la polizia interviene “senza indugio e senza attendere il provvedimento di un giudice”.
Scende in capo anche il Movimento Cinque Stelle che ha presentato a sua volta un testo e chiederà l’abbinamento con le due pdl della Lega incardinate alla Camera. “La nostra proposta – spiega il 5 stelle Cafiero De Raho, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera – vuole impedire le occupazioni abusive e prevedere che la pena sia effettivamente congrua, e soprattutto che si consenta una procedibilità d’ufficio con la possibilità, in considerazione della congruità della pena, di intervenire anche con un arresto in flagranza di reato” perché “ la procedura sia più snella e dove vi siano anche gruppi criminali le pene siano particolarmente elevate”.
Devis Dori, capogruppo Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Giustizia della Camera, ha  commentato “Ben venga un intervento legislativo sulle occupazioni abusive se finalizzato al ripristino della legalità, soprattutto in contesti dove il fenomeno è diffuso e gestito dalla criminalità organizzata” purché non avvengano senza il controllo dell’autorità, esprime infatti la sua “preoccupazione se gli sgomberi dovessero avvenire attribuendo ampi poteri alle forze dell’ordine senza un controllo da parte dell’autorità giudiziaria” e auspica “che nei lavori di commissione si possa trovare il giusto equilibrio fra esigenza di legalità e stato di diritto”.

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