Esclama in una nota Silvia Sardone “È incredibile il pressapochismo della giunta Sala: i 12 milioni di euro del Pnrr disponibili per nuove piantumazioni utili a contrastare l’inquinamento che sono andati in fumo gridano vendetta. Soprattutto perché questa giunta si professa green h24: solo a parole, però. Chissà come mai i fondi per l’integrazione fallimentare dei rom e per le inutili e pericolosissime piste ciclabili si trovano sempre. Milano avrebbe potuto avere quasi 300.000 alberi in più: ringraziamo Sala, il sindaco verde…sbiadito. Grazie al suo scarso impegno la città fa una figuraccia a livello nazionale”.
E’ un paradosso ma è purtroppo la verità. Spiega Open:
Milano ha perso 6 milioni di euro per il 2022 e altri 6 per il 2023. Erano fondi vincolati al contrasto dell’inquinamento secondo il Recovery Plan. Le risorse sarebbero servite a piantare 138 mila alberi l’anno scorso e altrettanti quest’anno. Con l’obiettivo di creare nuovi boschi su 276 ettari di territorio della Città Metropolitana. Facevano parte del capitolo “Forestazione urbana, periurbana ed extraurbana” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma nessuna azienda ha risposto all’avviso pubblico del Comune. Perché non esistono sull’intero territorio zone disponibili per creare nuove foreste. E così, spiega oggi l’edizione milanese del Corriere della Sera, è andato tutto in fumo. Secondo le regole del Pnrr l’Europa per trasferire i fondi chiede di piantare specie autoctone e avere spazi a disposizione per un minimo di tre ettari. La Corte dei Conti ha delegato le verifiche ai comandi provinciali dei carabinieri. E i militari hanno accertato che Milano è l’unica città nella quale non sta partendo alcun progetto.
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