Palazzo Reale “La pace preventiva” di Michelangelo Pistoletto

Cultura e spettacolo

Palazzo Reale “La pace preventiva” di Michelangelo Pistoletto

A Palazzo Reale è esposta “La pace preventiva”, mostra-installazione di Michelangelo Pistoletto pensata per Sala delle Cariatidi, dove resterà fino a domenica 4 giugno. “La pace preventiva” è un’esperienza immersiva attraverso il Labirinto creato da Michelangelo Pistoletto in Sala delle Cariatidi: un tragitto disorientante fra le sue opere-installazioni che, mettendo “l’arte al centro di una trasformazione responsabile della società”, vuole condurre i visitatori alla consapevolezza di dover “imboccare la strada dell’armonia invece di quella che porta sulla via del contrasto”, allontanando guerre e conflittualità. In mostra opere ormai iconiche come “Venere degli stracci” (1967-2013), “Il terzo Paradiso – Ragno tessitore” (2003-2014), “Wollen – La Mela reintegrata” (2007), “Mappamondo” (1966-2022), “La colomba della pace” (2015-2023). Il Labirinto, formato dal progressivo srotolarsi di cartoni ondulati sull’intera superficie della Sala delle Cariatidi, sottolinea la presenza della dualità contrapposta tra il mostro e la virtù.  Così Pistoletto racconta la nascita de La pace preventiva e del Terzo Paradiso: “Era il marzo del 2003, quando Bush e Blair, appoggiati da numerosi governi, hanno dichiarato guerra preventiva all’Iraq. La circostanza mi ha procurato un turbamento profondo. Tutte le malformazioni culturali ereditate dal passato venivano al pettine: il concetto stesso di guerra preventiva faceva sorgere l’impellente necessità di contrapporre l’idea di Pace preventiva. Nella storia la pace è sempre venuta a seguito di una guerra ed è stata considerata come suo risultato, dunque guerra nascosta sotto la maschera della pace e pace costituita di mera apparenza. Ho capito in quel momento che io stesso, nonostante l’impegno artistico, intellettuale e pratico, indirizzato verso una trasformazione responsabile della società, dovevo fare un ulteriore passo, ancor più deciso ed efficace, per contribuire al cambiamento di questa umanità. È così che nasce il segno del Terzo Paradiso”.

Settant’anni fa, nel 1953, proprio nella Sala delle Cariatidi ancora gravata dai segni del conflitto bellico provocati della seconda guerra mondiale, Pablo Picasso espone la grande tela Guernica; nel contesto del racconto pittorico si intravede svettare la testa del Minotauro, lo stesso mostro che domina la scena dell’odierno labirinto. Nel 1961 l’artista spagnolo disegna la Colomba della Pace, la stessa che lo studente Manish Paul, della Scuola secondaria di Vinci, vincitore del premio “Educare alla pace: Leonardo, Picasso, Pistoletto” nell’anno scolastico 2014-2015, utilizzerà, sostituendo il ramoscello di olivo nel becco con il segno-simbolo trinamico del Terzo Paradiso. Michelangelo Pistoletto assume il disegno di Manish Paul, per creare l’immagine-logo de La pace preventiva. Settant’anni fa, nel 1953, proprio nella Sala delle Cariatidi ancora gravata dai segni del conflitto bellico provocati della seconda guerra mondiale, Pablo Picasso espone la grande tela Guernica; nel contesto del racconto pittorico si intravede svettare la testa del Minotauro, lo stesso mostro che domina la scena dell’odierno labirinto. Nel 1961 l’artista spagnolo disegna la Colomba della Pace, la stessa che lo studente Manish Paul, della Scuola secondaria di Vinci, vincitore del premio “Educare alla pace: Leonardo, Picasso, Pistoletto” nell’anno scolastico 2014-2015, utilizzerà, sostituendo il ramoscello di olivo nel becco con il segno-simbolo trinamico del Terzo Paradiso. Michelangelo Pistoletto assume il disegno di Manish Paul, per creare l’immagine-logo de La pace preventiva.

L’artista, già nel 1969, progetta il suo primo Labirinto presso il Museo Boijmans van Beuningen di Rotterrdam, negli anni seguenti l’installazione viene riproposta in diverse mostre e adattata all’ambiente che la ospita. Il percorso de La pace preventiva da Palazzo Reale si estende nella maglia urbana milanese con altre tre installazioni presenti in altrettanti musei scientifici della città. Per ognuna di queste sedi sono stati accuratamente selezionati alcuni lavori dell’artista in conformità con i contenuti di cui queste istituzioni sono promotrici. Il Museo civico di Storia naturale di Milano ospita Adamo ed Eva, due opere storiche dell’artista, realizzate in serigrafia su acciaio inox supermirror. L’Autoritratto di stelle è esposto, nella nuova versione lightbox, al Civico planetario Ulrico Hoepli. L’Acquario civico di Milano presenta Mar Mediterraneo – sedie Love difference, una composizione artistica firmata da Michelangelo Pistoletto e Juan E. Sandoval che tratta il tema delle acque e apre ad ampie dissertazioni culturali, politiche, ambientali, in corso nell’area mediterranea così come in tutto il mondo.

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