Il commento di Luciano: 28a giornata di serie A

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Buona domenica ai lettori. Torna il campionato dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, e si profila un mese di Aprile caldissimo per un tour de force nel quale saranno impegnate, più delle altre, Inter e Juventus che affronteranno i rispettivi avversari in Europa e si sfideranno anche per la finale della Coppa Italia. Si parte con tre anticipi, due dei quali vedono in campo proprio l’Inter, a S.Siro contro la Fiorentina, e la Juventus in casa contro il Verona all’Allianz Stadium.
Ma le prime a scendere in campo nel pomeriggio di sabato sono state Cremonese Atalanta, in un uno dei 4 derby lombardi del girone di ritorno.  Chi si è aggiudicato i tre punti è Gasperini, la sua Atalanta è stata corsara a Cremona infliggendo un 3-1  ai grigiorossi di Ballardini.
Tre punti importanti, che permettono alla squadra nerazzurra di salire momentaneamente al 4° posto a quota 48, in attesa del Milan. La Dea non parte bene, molto più lenta e con meno grinta rispetto al solito. Muriel e Zapata non brillano, sono quindi i cambi a salvare l’Atalanta e a regalarle il successo. Grande ingresso di HojlundBoga segna e fa segnare, anche Lookman torna al gol.
Gli ospiti arrivano facilmente sulla tre quarti avversaria nel primo tempo, ma manca il passaggio decisivo anche per una buona prestazione difensiva da parte della Cremonese. Nel finale però l’Atalanta la sblocca al primo tiro in porta con De Roon, al 44′. Dentro Boga Lookman per Muriel Pasalic, ma è la Cremonese a trovare subito il pareggio su rigore, realizzato al 56′ da Ciofani, per un mani di Toloi. La Dea ha bisogno della grande giocata e arriva da Hojlund che, sulla fascia, al 74′ si invola e mette in mezzo per Boga, tapin e 2-1 per i bergamaschi. La Cremonese si butta avanti e va vicino al pareggio con Valeri Buonaiuto, ma nel finale incassa il 3-1 con Lookman, al 3′ di recupero.
La banda Gasperini è tornata, e ora la sfida Champions è viva. Partita onesta per la Cremonese, che mette in mostra anche un buon calcio, ma non basta per la classifica. La Serie B è sempre più vicina.
Secondo anticipo e terza sconfitta (consecutiva) per l’Inter, che ancora una volta crea una gran quantità di occasioni da gol sempre incredibilmente sprecate dallo spuntato attacco nerazzurro. Da non credere comunque la somma di occasioni delle due squadre, alcune davvero colossali. Infatti anche la Fiorentina non è da meno su questo aspetto, ma alla fine uno soltanto è il pallone che entra in porta. Ce lo manda Bonaventura, al 53′, sugli sviluppi di un corner calciato da Biraghi, sul quale spizza di testa Cabral con palla che finisce sul secondo palo dove c’è appostato l’ex milanista, che di testa non fallisce nonostante il tentativo di disturbo di Bastoni. La Fiorentina fa il colpaccio, l’Inter si lecca le ferite della decima sconfitta in campionato. Gara folle, senza un attimo di pausa dal primo all’ultimo minuto. Le occasioni piovono da una parte e dall’altra, specialmente nell’area di Terracciano: il problema è che i nerazzurri, lo sciupone Lukaku su tutti, incredibilmente non ne sfruttano nemmeno una. Senza dimenticare un palo colpito dallo sfortunatissimo Barella. Inzaghi si affida anche al tridente nel finale, schierando contemporaneamente Lautaro MartinezLukaku e Dzeko, ma neppure questo basta. L’aprile di fuoco dell’Inter si apre come peggio non poteva, con la quarta sconfitta nelle ultime 5 giornate, con tanto di chance mancata di sorpassare momentaneamente la Lazio al secondo posto. La Fiorentina, invece, non si ferma più: è l’ottava vittoria (1-0) di fila tra tutte le competizioni.
Juventus-Verona 1-0 gol di Moise Kean
L’ultimo dei 3 anticipi, lo fa suo la Juventus a spese di un Verona volitivo e tenace, in grado di resistere per un’ora alla ovvia superiorità tecnica bianconera. Alla fine ne esce uno striminzito 1-0, meno convincente di quello precedente a S.Siro con l’Inter, ma la Juventus riparte anche dopo la pausa delle nazionali. I bianconeri, con tante seconde linee o giocatori al rientro, faticano non poco per sfondare la resistenza del Verona. Comunque, la squadra di Allegri si fa bastare un sigillo di Moise Kean, bravo a sfruttare a inizio ripresa un bell’assist di Locatelli. La Juve trova così la settima vittoria nelle ultime otto; o meglio ancora l’11a vittoria nelle ultime 13 uscite ufficiali in tutte le competizioni. Un cammino che rimette lì la Juventus a portata teorica di Champions. Poi, certamente, ci saranno tutte le questioni legali, ma quello dei tribunali è tutto un altro paio di maniche e di “toghe”, in grado di terremotare nuovamente il panorama calcistico nostrano senza metter piede in campo. Un’eventualità che ad alcuni potrà provocare un sottile e sadico piacere, ma che all’immagine dello sport più popolare in Italia non farebbe assolutamente bene.
A domani quindi per commentare le restanti partite della domenica, ad iniziare dal big match della giornata Napoli-Milan.
Arrivederci e buona giornata in clima pasquale!

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