Il tycoon, primo ex presidente americano a finire sotto inchiesta penale e tecnicamente in stato di arresto, è stato incriminato dal Gran giurì per il pagamento di 130mila dollari effettuato dai fondi della sua campagna elettorale nel 2016 alla pornostar Stormy Daniels. Trump si è dichiarato “non colpevole” per i 34 capi d’accusa, inclusa la cospirazione. L’ex presidente, accusato anche di aver pagato un’altra donna, ha chiesto di spostare il processo a Staten Island perché “Manhattan è una sede molto di parte”. La nuova udienza si terrà il 4 dicembre, l’inizio del processo a gennaio 2024.
È una giornata triste, questa è una persecuzione politica”. Lo ha detto uno degli avvocati di Donald Trump, Blanche Todd, fuori dal tribunale. “Siamo molto delusi, combatteremo”, ha aggiunto. Quanto allo stato d’animo di Donald Trump, il legale ha spiegato che “è frustrato e deluso”.
Il pubblico ministero Alvin Bragg si è detto “molto preoccupato”” durante l’udienza per l’effetto che i post “”minacciosi” di Donald Trump sui social media potrebbero avere su giurati e testimoni e ha chiesto un provvedimento per proteggerli. In vista del suo arresto, il tycoon aveva evocato il rischio di “morte e distruzione” sul suo social Truth Social e aveva pubblicato un’immagine che lo mostrava con una mazza da baseball accanto a Bragg.
L’ex presidente Donald Trump ha lasciato il tribunale dopo quasi un’ora. Non ha risposto alle domande dei giornalisti. Tra i 34 capi di imputazione anche i soldi pagati per comprare durante la campagna presidenziale del 2016 il silenzio di un’altra donna con cui aveva avuto un affaire nello stesso periodo della pornostar Stormy Daniels: l’ex coniglietta di Playboy Karen McDougal. Lo riferisce Nbc News. (tgcom24)
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