Milano: violenza alle 11 del mattino sul Passante. La sicurezza nel trasporto pubblico deve essere priorità di tutti.

Fabrizio c'è Milano
Ci sono parecchi dettagli della ennesima violenza ai danni di una donna avvenuta sul treno Varese-Treviglio che fanno riflettere.
L’aggressione si è consumata alle 11 del mattino di un giorno settimanale. La violenza è scattata tra le stazioni di Porta Garibaldi e Porta Vittoria, mentre il treno procedeva lungo la galleria del passante ferroviario, effettuando delle fermate  alle stazioni Repubblica, Venezia e Dateo.
La vittima ha anche dichiarato che all’inizio dell’aggressione era presente in carrozza un altro uomo che però non è intervenuto e non ha chiamato aiuto.
Riflettiamo dunque. Nelle linee di trasporto pubblico si può essere aggrediti in piena mattina, in città e manca pure quel minimo di solidarietà e senso civico per cui non si aiuta, direttamente o indirettamente, chi sta subendo violenza. Un segnale di indifferenza e cinismo impensabile nella Milano di un tempo.
Vista la sfrontatezza e l’impudenza di chi ha compiuto l’abuso ci auguriamo che la Giustizia individui il colpevole e gli commini una pena esemplare.
Serve però un maggiore impegno di tutte le istituzioni per riportare sicurezza e legalità nel trasporto pubblico. Sono noti i possibili interventi: uso dell’esercito, più presenza di forze dell’ordine e Polizia Locale, più telecamere e Daspo.
Se non si agisce chi usa i mezzi pubblici, soprattutto le donne, sarà sempre di meno. E anche impedire che i lavoratori abbandonino Milano sarà sempre più dura.

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