Ci sono parecchi dettagli della ennesima violenza ai danni di una donna avvenuta sul treno Varese-Treviglio che fanno riflettere.
L’aggressione si è consumata alle 11 del mattino di un giorno settimanale. La violenza è scattata tra le stazioni di Porta Garibaldi e Porta Vittoria, mentre il treno procedeva lungo la galleria del passante ferroviario, effettuando delle fermate alle stazioni Repubblica, Venezia e Dateo.
La vittima ha anche dichiarato che all’inizio dell’aggressione era presente in carrozza un altro uomo che però non è intervenuto e non ha chiamato aiuto.
Riflettiamo dunque. Nelle linee di trasporto pubblico si può essere aggrediti in piena mattina, in città e manca pure quel minimo di solidarietà e senso civico per cui non si aiuta, direttamente o indirettamente, chi sta subendo violenza. Un segnale di indifferenza e cinismo impensabile nella Milano di un tempo.
Vista la sfrontatezza e l’impudenza di chi ha compiuto l’abuso ci auguriamo che la Giustizia individui il colpevole e gli commini una pena esemplare.
Serve però un maggiore impegno di tutte le istituzioni per riportare sicurezza e legalità nel trasporto pubblico. Sono noti i possibili interventi: uso dell’esercito, più presenza di forze dell’ordine e Polizia Locale, più telecamere e Daspo.
Se non si agisce chi usa i mezzi pubblici, soprattutto le donne, sarà sempre di meno. E anche impedire che i lavoratori abbandonino Milano sarà sempre più dura.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.