La stampa di sinistra sta cercando di dare la colpa a Nordio per la fuga di Uss, il ricercato russo su cui pende una richiesta di estradizione USA. Ma ha senso questo accanimento? Ovviamente no. Cioè, a meno di non voler suggerire che avremmo dovuto rapirlo. Ricordo distintamente che nel caso di Abu Omar le medesime penne rosse la pensavano diversamente, ma soprassediamo.
E’ colpa di Nordio? Ma quando mai. Come Repubblica ricostruisce, il Ministro ha chiesto due volte che la folle decisione del tribunale di Milano, garantista come mai prima, di mandarlo ai domiciliari perché la moglie garantiva per lui profondi legami col territorio, o non venisse presa oppure fosse riformata.
Alla prima, i magistrati hanno risposto scarcerandolo, alla seconda dicendo che non vedevano il motivo per riformare la sentenza. In Italia, per godere di un minimo di garantismo, si deve essere orsi o russi, apparentemente. Di sicuro, ripeto, non si vede cosa dovesse fare Nordio in uno stato di diritto più di quanto già fatto.
Questa vicenda, come quella del Tar a cui evidentemente un morto in Trentino non è bastato per fermare l’orsa Jj4 (i cui fratelli sono stati abbattuti da Svizzera e Germania senza grossi patemi d’animo), ci ricorda che in Italia non ci sarà giustizia finché i giudici non risponderanno di persona delle proprie sentenze.
Quello che fa più male è che queste vicende non serviranno a nulla, non muoveranno più veloce il treno della riforma della giustizia, non aumenteranno l’esigenza di detta riforma nella popolazione e daranno l’ennesimo segnale ai criminali di alto livello su quanta libertà si goda in questo paese. Quando si delinque, naturalmente.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,