ALBERTO NACCI “FRAMES” – ADI Design Museum

Cultura e spettacolo

 

Inaugurazione

Mercoledì 3 maggio 2023 ore 17.45

“Ho l’animo del jazzista perché considero che il jazz sia uno stile di vita, un modo rigoroso e creativo di affrontare i problemi in modo ‘strutturato’, con la capacità di ‘cogliere l‘attimo’ grazie a quella magnifica risorsa che è l’improvvisazione.” (Alberto Nacci)

Una mostra tutta da vedere e da ascoltare nel segno della raffinata poetica narrativa e della capacità di tradurre il suono e la voce in immagini fotografiche.

ADI Design Museum di Milano presenta dal 3 maggio al 3 giugno la mostra del regista e produttore Alberto Nacci dal titolo “Frames”, curata e organizzata da ajpstudios con la collaborazione culturale del Museo Italo Americano di San Francisco.

Tratta da una serie di venti cortometraggi musicali in bianco e nero dal titolo “Body&Sound”, realizzati da Alberto Nacci tra il 2014 e il 2022 e premiati nell’ambito di diversi festival internazionali, “Frames” è il risultato di una sapiente ed armonica combinazione di musica, arti visive e performative per un inedito percorso immersivo, e vuole restituire in venti fermi-immagine dalla forte connotazione emozionale – uno per ogni docufilm – la profonda relazione mentale e corporea che nasce fra il musicista e il suo strumento.

Come ognuno dei cortometraggi racconta lo “spartito interiore” dei musicisti con inquadrature ravvicinate e mai scontate che si soffermano sui dettagli delle mani, degli strumenti o dei volti degli interpreti, così i venti frames in mostra – immagini in bianco e nero riprodotte su formato di grandi dimensioni (cm 160×90), numerate e firmate dall’autore – vogliono restituire quegli “attimi” che sfuggono al racconto ma che sono il diapason del loro essere musicisti.

“La luce definisce le silhouette dei protagonisti che emergono da neri profondi e saturi” – sottolinea la storica e critica dell’arte Barbara Vincenzi nel suo testo in catalogo – “I bianchi e neri infiniti sembrano attingere da una tavolozza di un sapiente pittore, ma realizzati con l’animo del jazzista che riesce a cogliere le sfumature dei ritmi e dell’estemporaneità, tra bagliori e suoni, tra forti contrasti e nitidezza dei particolari.”

L’affidarsi al bianco e nero offre alle stesse immagini una valenza artistica maggiormente pregnante, toglie ogni alibi di distrazione che potrebbe derivare dall’insieme caotico dei colori e dà la possibilità all’autore di parlare direttamente con lo spettatore, non attraverso la storia ma attraverso il messaggio contenuto del contrasto netto fra neri e bianchi.

Proprio per questa scelta artistica dell’autore, le venti immagini esposte nel nuovo ADI Design Museum non solo evidenziano la forte relazione che si instaura tra l’uomo e il suonotra musica e immagine, ma fanno trasparire come sia stretta la correlazione fra la composizione fotografica e la musica, due forme d’arte solo apparentemente distanti fra loro.

Andrea Cancellato, Direttore ADI Design Museum: “FRAMES è decisamente una proposta innovativa, una ‘nuova frontiera’ del Design dove ogni inquadratura dei corti della serie ‘Body&Sound’ è stata pensata come ‘matrice’ di nuove opere d’arte dove la matrice è fatta di luce.”

Ogni opera del percorso espositivo è associata ad un QRcode che permette al visitatore di guardare con il proprio smartphone l’opera video da cui è tratto ogni specifico frame, oppure guardare i 20 film musicali della serie Body&Sound.

A disposizione dei visitatori anche uno spazio multimediale appositamente allestito per la visione di un trailer dei film musicali realizzati da Alberto Nacci.

“Frames” traduce i suoni in immagine, rimodulando il “percepire soggettivo” di ognuno di noi e offrendo al visitatore la possibilità di cogliere l’oscillazione ritmica che svela la connessione quasi primitiva che ogni musicista instaura con il proprio strumento, quintessenza del concetto di libertà: un’esperienza multimediale unica, dove ogni frame in mostra non solo offre un racconto autentico della forza della musica, vero e proprio atto di liberazione dell’anima, ma va oltre l’immagine stessa, riuscendo a stimolare l’inconscio e a ricondurci a suoni, odori, emozioni e colori del nostro passato.

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