“Assimpredil Ance, in vista della redazione del nuovo Piano Urbano Parcheggi, ha effettuato una ricognizione del fabbisogno di spazi per la sosta delle autovetture alla luce delle evoluzioni della mobilità urbana: i risultati evidenziano le carenze già emerse negli anni scorsi, che ora si attestano a ben 89mila posti auto mancanti durante il giorno e 34.500 nel corso della notte. A questo deficit occorre aggiungere il numero di posti auto su strada eliminati per realizzare gli interventi di riqualificazione urbana legati ai nuovi 50 km di piste ciclabili, oltre a quelli destinati, e da destinare, ai nuovi spazi a giardini, aree gioco, spazi pedonali, dehors”. Lo fa sapere l’associazione dei costruttori che oggi ha organizzato il convegno “Piano parcheggi e qualità urbana – Una politica per la Transizione Ecologica”. “La sostenibilità è un obiettivo che caratterizza le attività dell’Associazione – ha dichiarato Regina De Albertis, Presidente Assimpredil Ance – e il tema della mobilità e della sosta è centrale per la città di Milano. Per questo, abbiamo da più di un anno costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare con esperti esterni, guidato dal professor Gian Paolo Corda, che ha contribuito all’approfondimento sugli spazi per la sosta. Lo studio ne ha confermato la carenza e ha dimostrato come alla riqualificazione del paesaggio urbano possa dare un contributo decisivo la realizzazione di parcheggi destinati ai residenti e al traffico operativo mediante la contestuale eliminazione della sosta su strada”. “Oggi – ha proseguito la presidente di Assimpredil Ance – vogliamo offrire all’Amministrazione Comunale le riflessioni, i suggerimenti e le proposte che, partendo dallo studio Cantiere Mobilità, abbiamo svolto in un continuo, proficuo confronto con l’assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi e con i suoi dirigenti, che ringrazio per la disponibilità sempre dimostrata”.
“Milano – ha concluso Regina De Albertis – grazie alla sua Amministrazione, alla imprenditività dei suoi operatori, alla voglia di fare dei cittadini, può certamente sperimentare nuovi percorsi e nuovi processi: credo che mai come ora il rapporto pubblico/privato possa essere decisivo, alla luce anche di quel concetto di fiducia e trasparenza reciproca che, nel rispetto dei rispettivi ruoli, il nuovo codice dei contratti, ad esempio, pone a fondamento, per fare di Milano una città moderna, accogliente, organizzata “La situazione di Milano – ha dichiarato Attilia Albanese, consigliere delegata di Assimpredil Ance a mobilità e sosta, che ha coordinato il progetto – è sotto gli occhi di tutti: il fabbisogno significativo di posti auto per residenti e operatori con la conseguente gran quantità di auto che non possono trovare adeguato ricovero per la sosta; la necessità di assicurare spazi adeguati alla mobilità dolce per biciclette e monopattini, allo stazionamento di dehors ed alla fruizione sociale. Per questo, il ricovero delle auto nel sottosuolo consentirebbe di ripensare alla sistemazione del suolo con l’obiettivo di una riqualificazione del paesaggio urbano, come molte esperienze, sia a Milano sia in altre realtà nazionali ed estere, molto efficacemente dimostrano”. Assimpredil Ance ha quindi formulato alcune proposte per “soluzioni efficaci in termini di nuove realizzazioni di parcheggi”, spiega l’associazione. “Superando la logica del vecchio Piano Parcheggi, si propone la individuazione non più di aree puntualmente identificate per la realizzazione della struttura di parcheggio, ma di “areali di fabbisogno” entro i quali vi sia libertà di proposta di intervento da parte degli operatori (gli 88 NIL in cui il Piano dei Servizi ha suddiviso la città); si propone, inizialmente, l’individuazione di poche localizzazioni che permettano di testare i nuovi criteri e che consentano di disegnare un modello che possa essere riproposto successivamente in altre realtà. A tal fine, si è proposta una griglia di valutazione dei progetti, una cosiddetta matrice criteriale, che l’Amministrazione potrebbe utilizzare per valutare la congruità dell’intervento sotto l’aspetto urbano, sociale, ambientale; si sono, infine, esaminate le possibilità che si possono ricavare dal vigente PGT di Milano al fine di realizzare strutture di parcheggi su aree a pertinenza diretta o a pertinenza indiretta, o anche utilizzando la disciplina delle aree ed edifici dismessi”.
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