Che fine ha fatto il sogno di tanti Milanesi di diventare padroni di casa propria?

Milano

Negli anni ’70 il Comune aveva consentito a molti privati di costruire nuovi complessi immobiliari su terreno proprio, dando loro e ai proprietari delle case, in concessione il terreno per 99 anni. Con la possibilità di riscattarlo. Il costo del terreno, con una legge di conversione di un decreto del 2019, è lievitato. E purtroppo chi è caduto in mezzo a questa situazione (tipicamente italiana) si è trovato a dover combattere con la burocrazia meneghina. Di seguito il racconto di un protagonista di questa vicenda:

“In data 18/11/2019, ho fatto pervenire alla “Direzione Urbanistica Area Pianificazione Tematica e Valorizzazione aree Unità Valorizzazioni e Valutazioni”, la documentazione da loro richiesta per potermi fare un preventivo d’acquisto del terreno in concessione per 99 anni, dove io risiedo: Via Milly Carla Mignone.

In data 26/03/2021 ho ricevuto la mail con importo da me dovuto di € 15.005 e modalità di pagamento.

Il 26 Marzo 2021 ho chiesto quando avrei potuto pagare e se potevo farlo nel mese di settembre 2021, mi hanno risposto che se avessi pagato subito avrei potuto rogitare nel  mese di ottobre 2021, quindi prima paghi e l’atto di vendita forse dopo 7 mesi, incredibile.

Nel frattempo ho saputo che anni fa un altro condominio, era stato messo in vendita il terreno. I condomini che l’anno acquistato hanno aspettato l’ultimo momento della scadenza di vendita e per tal motivo il Comune li ha fatti pagare molto meno.

PER UN APPARTAMENTO DI 80MQ IL PREZZO PAGATO E’ STATO DI LIRE
12.914.920 PARI A € 6.670,00

Avendo avuto tali informazioni, ho incaricato di inviare al Comune una petizione per richiedere un adeguamento alle cifre richieste, l’amministratore ha fatto tale petizione

Le petizioni non hanno mai avuto nemmeno una risposta.

Il 14 settembre hanno inviato la mail che sospendeva i pagamenti.

A questo punto ho cercato in internet il decreto, l’ho trovato sul Sole 24 Ore, mi sono rivolto telefonicamente ad un addetto alla vendite del terreno, e mi ha confermato che il terreno sarebbe stato messo in vendita con il nuovo metodo di calcolo, non più basato sui millesimi ma sui mq, sino a 100 mq il valore del terreno sarebbe stato di € 5.000, oltre i 100 mq di € 10.000

Il 23 giugno del 2022 mi è arrivata una mail nella quale è riportato il nuovo calcolo, sempre basato sui millesimi ma con importo dovuto maggiorato a € 18.625, ben € 3.625 in più rispetto la precedente proposta di vendita.

Ho telefonato in Comune e mi è stato risposto che non c’è niente da fare, è stata presa questa decisione e non c’è possibilità di ripensamenti, altra possibilità aspettare la fine del bando e sperare che la cifra possa cambiare.

Nel 2019 avevamo tempo sino al 2024 per pensare all’acquisto, subendo piccole varianti sul dovuto.
Nel 2022, nonostante fosse cambiato l’importo dovuto la scadenza per decidere all’acquisto è rimasta 2024.

Ho scritto all’assessore Maran,

Ho scritto all’assessore Tancredi,

Ho scritto al Sindaco Sala.”

Commenta la vicenda Franco Vassallo, già consigliere del Municipio 7:

“Già i costi della vita a Milano sono oltre ogni soglia di tolleranza, ora ci mette pure il Comune ad aumentare costi e confusione. Forse il primo aumento, legato alla legge, era inevitabile, ma i tempi di attesa, gli aumenti successivi e l’indisponibilità al dialogo non lo sono affatto. E sono il segno del rapporto con i cittadini che, di anno in anno, sembra più simile a quello di un monarca con i sudditi, che a quello di una istituzione democratica con i propri elettori. Non so se si possa intervenire sui numeri, sono però certo si debba intervenire sui modi di gestione della Cosa Pubblica. E mi farò parte attiva in tutti i contesti appropriati perché questo stato di cose cambi”.

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