Ora c’è la sentenza definitiva della Cassazione. Sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” Marcello Dell’Utri e gli ex ufficiali del Ros Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno.
Dopo 20 anni di processo, insinuazioni cattive, giudizi tranchant a mezzo stampa, annientata la loro dignità senza la garanzia neppure del dubbio, tutti i teoremi cuciti ad arte da una giustizia malata sono caduti. Ha vinto la verità, ma solo i protagonisti conoscono la misura delle sofferenze, delle ripercussioni anche fisiche per una persecuzione politica che non dovrebbe esistere, neppure per gioco, neppure nel pensiero. Nessuna trattativa politica Stato-Mafia perché il reato non sussiste. E adesso? Chi paga in termini di incapacità, di complottismo pregiudizievole?
Riferisce Il Giornale “La sentenza sull’assoluzione è stata commentata anche da Matteo Renzi, che ha invitato i “giustizialisti di certe procure e di certe redazioni” (riferendosi ad esempio a Il Fatto Quotidiano) a “scusarsi o al massimo tacere per qualche anno“. Ma ha pronosticato che questo non verrà fatto “perché non conoscono il significato della parola vergogna“. Il leader di Italia Viva ha mandato un abbraccio di solidarietà ai servitori dello Stato oggi assolti in via definitiva “dopo tanti anni di gogna mediatica e alle loro famiglie“.
Dal suo canto Mario Mori si è detto “parzialmente soddisfatto” dalla decisione arrivata, visto che “per 20 anni” è stato “tenuto sotto processo“. D’altronde è stato sempre convinto di “non avere fatto nulla” anche perché conosce bene il suo mestiere: “So che se avessi sbagliato me ne sarei accorto“.
Sempre all’Adnkronos Giuseppe De Donno ha fatto notare che “abbiamo dovuto aspettare 20 anni per la verità” e ha parlato di una sentenza che “ripaga di tante sofferenze e ingiuste umiliazioni“. L’ex ufficiale del Ros ha rivendicato di aver “sempre servito lo Stato” e allo stesso tempo “combattuto la mafia“. Inoltre ha voluto porre l’attenzione sul fatto che il nome del Ros e dell’Arma “sono stati infangati” e ha aggiunto che “finalmente ci è stata restituita la dignità“.
Anche il Capitano Ultimo all’Adnkronos ha espresso felicità perché la sentenza ha permesso di fare chiarezza e ha fatto trionfare la giustizia: “Sono contento perché finalmente ha vinto la giustizia giusta e ha perso, è stata sconfitta, la giustizia malata. La giustizia malata produce malattia, ecco cosa sono questi 20 anni, sono 20 anni di malattia prodotti dalla giustizia malata. Sono felice”