Una neonata a cui il destino non ha permesso di vivere, di aprirsi al mondo. Non il primo bambino abbandonato nelle ultime settimane; non è dato sapere per ora le motivazioni di una morte che, comunque, grida dolore, disagio sociale.
Dal Tgcom 24 la cronaca del fatto “La piccola sarebbe stata depositata lì poche ore dopo la nascita. Gli accertamenti del medico legale saranno decisivi per capire se la bimba, trovata avvolta in una felpa, sia stata abbandonata viva o se fosse già morta.
A trovare il corpicino senza vita è stato un uomo che, intorno alle 20 di venerdì 28 aprile, si è avvicinato al cassonetto, in zona Città Studi, all’angolo tra via Sandro Botticelli e via Cesare Saldini, per lasciare un sacchetto con alcuni vestiti usati; a quel punto si sarebbe accorto della presenza di una manina che sporgeva dall’interno e avrebbe fatto la terribile scoperta.
Sul corpo della piccola, che era stata partorita alcune ore prima, sarà eseguita l’autopsia, disposta dal pm di turno Paolo Storari. Sono in corso anche accertamenti sulle telecamere della zona e negli ospedali milanesi per verificare se qualche donna si sia presentata per essere curata
La Caritas Ambrosiana esprime attraverso il suo direttore Luciano Gualzetti “il dolore più profondo” per la vicenda. “La nostra preghiera è per la piccola vita perduta, oltre che per le persone coinvolte”. In un comunicato, la Caritas precisa inoltre che nel ritrovamento del corpo in un cassonetto, gestito dalla cooperativa Città e Salute (che aderisce alla rete Riuse), “non sono stati coinvolti operatori della cooperativa stessa. Abbiamo appreso con sgomento dai media la triste notizia. I nostri Centri d’ascolto e i nostri servizi quotidianamente accompagnano e sostengono, spesso collaborando con i Centri di aiuto alla vita, genitori e madri alle prese con maternità indesiderate o difficili. Avvenimenti dolorosi, come quello avvenuto venerdì, ci confermano nell’impegno per la tutela e per la promozione della vita nascente e per il sostegno a nuclei familiari in difficoltà, e ci spronano a intensificare tale attenzione”.
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