Festa rimandata, dunque, a Napoli. Era tutto pronto, dopo la vittoria dell’Inter sulla Lazio, invece la Salernitana fa il dispetto: è 1-1 al Maradona. Tutto accade nella ripresa: gol di Olivera al 62′, pareggio di Dia all’84’ con un gran sinistro sotto l’incrocio. Partita attenta della formazione di Paulo Sousa, che porta a casa il nono risultato utile consecutivo. Fin dalle prime battute si percepisce che può essere un match complicato per la capolista: tanto possesso ma difficoltà a scardinare gli avversari, che dopo lo svantaggio spingono e trovano il pari che inchioda la formazione di Spalletti. Il pubblico azzurro, scatenato dal primo minuto, deve aspettare: giovedì il Napoli avrà un altro match point, sul campo dell’Udinese.
Il commento di Luciano: 32a giornata di serie A
Buon lunedì ai lettori, giornata da emozioni forti specie per il Napoli, che paga l’emotività del momento e pareggia con la Salernitana in un finale di partita scoppiettante. Pareggio che gli sottrae la vittoria, e rinvia la festa scudetto, già iniziata dentro e fuori lo stadio. Scudetto a questo punto soltanto posticipato, in virtù dei 18 punti che separano gli azzurri dalla seconda in classifica, la Lazio, che ha incassato una pesante sconfitta dall’Inter a S.Siro. Basterebbe quindi anche soltanto un pareggio a Spalletti & C. nelle prossime 6 restanti partite, per dare ufficialità ad un titolo ormai virtualmente azzurro.
Ma partiamo dal primo verdetto di questa giornata non certo avara di emozioni: l’Inter, attesa ad un severo esame al cospetto della Lazio, probabile e (per ora) con merito seconda classificata, non fallisce l’occasione e si reinserisce clamorosamente nella bagarre Champions 23/24. Partita che i nerazzurri dominano nel gioco e nelle occasioni, specie nel primo tempo, ad eccezione di una piccola ma letale occasione banalmente concessa alla Lazio grazie ad uno svarione (strano per lui, uno dei migliori quest’anno) di Acerbi, che regala palla consentendo a Luis Alberto di servire un prezioso assist a Felipe Anderson, il quale non perdona Onana. Inter costretta ancora a rincorrere, ma stavolta lo fa con la bava alla bocca e non si lascia prendere dallo scoramento. Anzi, una scarica d’adrenalina pervade la banda nerazzurra, e la porta ad una grande partita, grazie a due assist di un Lukaku ancora in crescita e sempre più vicino ad essere nuovamente determinante alla causa nerazzurra. La squadra di Inzaghi si rilancia autorevolmente nella corsa alla prossima Champions L. (è quarta insieme a Roma e Milan) e regala al Napoli il possibile match point scudetto, sfruttato poi solo parzialmente dai partenopei . Una vittoria di carattere, arrivata dopo un primo tempo chiuso sotto. L’Inter nella ripresa attacca a testa bassa, l’ingresso di Lautaro è la svolta: Lukaku si riaccende e manda in porta il Toro per il pareggio al 78′. Poi serve un cioccolatino a Gosens per il 2-1 all’82’ (il tedesco cade male e deve uscire) prima del tris di Lautaro nel finale. L’Inter torna pienamente in corsa, la Lazio è a +4 dal terzetto di squadre al quarto posto.
Anche lo scontro salvezza fra Cremonese ed Hellas Verona termina 1-1: grigiorossi avanti con Okereke dopo 9 minuti, ma nella ripresa rimangono in 10 per il rosso diretto a Quagliata. Forte della superiorità numerica, la squadra di Zaffaroni trova il pari con Verdi nel finale. L’Hellas aggancia lo Spezia a 27 punti, la Cremonese resta ferma a 20.
Il Sassuolo riesce a ribaltare l’Empoli in una partita più importante (in termini di classifica) per i toscani che per gli emiliani. Il vantaggio di Cambiaghi e l’ottima interpretazione della gara per 60′-70′ da parte della formazione di Zanetti stona con il finale: una doppietta di Berardi ribalta l’Empoli nel pomeriggio del ritorno dall’infortunio. L’esterno della nazionale sigla due gol fondamentali, e manda nel pallone la retroguardia empolese con le sue giocate pregevoli. I toscani dovranno lottare ancora per salvarsi.
Fiorentina-Sampdoria al Franchi, partita ormai nemmeno da ultima spiaggia per i blucerchiati, sempre più soli in fondo alla classifica e a 10 punti dalle terz’ultime Spezia e Verona. E la rassegnazione alla fine è palpabile, accentuata dalla nuova “manita” che i viola infliggono ai liguri. Partita senza storia, 5-0 il finale che non ammette repliche, facendo leva su tante prime volte: Castrovilli (che ritrova il gol anche in campionato), Dodô, Duncan e Terzic. A segno anche Kouamé per il momentaneo 4-0. Band di Italiano che sale a quota 45 punti in classifica, all’ottavo posto in condominio con il Bologna, che pareggia con la Juventus.
E a proposito di quanto è accaduto a Bologna, nessuno può essere uscito annoiato dal Dallara al termine di una partita che si chiude con un pareggio esiguo nel punteggio, ma corposo nella quantità di occasioni create (e sprecate) da entrambe le squadre. Match spigoloso, ricco di “combattimenti” e rovesciamenti di fronte ma, fortunatamente, non di scorrettezze degne di nota. Un piccolo, piccolissimo passo in avanti per la Juventus che non sorride completamente, ma se non altro torna a far punti dopo le tre sconfitte di fila rimediate in campionato nelle ultime settimane. Nel primo tempo porta in vantaggio i felsinei Orsolini su rigore (assegnato direttamente a voce dalla sala VAR, a causa di un momentaneo black out dei monitor del sistema) e nella ripresa pareggia Milik con un bel diagonale. Lo stesso Milik, in precedenza, si era fatto parare un altro rigore da Skorupski. È un pareggio tutto sommato corretto, perché la Juve crea parecchio (super Skorupski a ripetizione nei primi 45′) ma il Bologna non sta certo a guardare. Nel finale, non a caso, le due squadre sprecano una clamorosa palla gol a testa per vincere l’incontro: con Aebischer da una parte, con Soulé dall’altra. Allegri manca così il sorpasso al secondo posto della Lazio, come già una settimana fa contro il Napoli, e fatica a riveder completamente la luce. Il Bologna si rialza invece dopo il ko di Verona, e si accomoda all’ottavo posto a fianco della Fiorentina.
E’ tutto per questa palpitante giornata, ora il campionato accelera con un infrasettimanale tra mercoledì e giovedì: 8 gli incontri di anticipo, due in chiusura il giorno successivo, che riguarderanno Udinese-Napoli ed Empoli-Bologna. Sarà il turno decisivo per gli azzurri di Spalletti, se da Udine riusciranno a portare a casa almeno un punto, rendendo in tal modo matematicamente impossibile ogni fantascientifica ipotesi di rimonta laziale.
Buona settimana e arrivederci alla 33a!