Dal 4 maggio all’8 luglio 2023, in occasione del 150° anniversario dalla morte di Alessandro Manzoni, la Biblioteca Nazionale Braidense e la Pinacoteca di Brera organizzano la mostra ‘Manzoni, 1873-2023. La peste orribile flagello tra vivere e scrivere’, una grande rassegna che attraverso 114 opere, libri, disegni, incisioni, ripercorre in modo originale la figura di Manzoni mediante due principali momenti della sua scrittura segnati dalla tragicità della peste: I Promessi Sposi e la Storia della Colonna Infame. L’allestimento è stato presentato ieri mattina in una conferenza stampa alla quale, oltre ai curatori e al direttore di Brera James Bradburne, hanno partecipato anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il sindaco Giuseppe Sala e gli assessore regionale alla Cultura, del Comune,Tommaso Sacchi, e della Regione, Francesca Caruso.
“Alessandro Manzoni è una delle figure più alte della letteratura italiana ma soprattutto un protagonista del Risorgimento. Il suo ideale di patria e di nazione resta ancora di grande attualità, così come l’idea di un impegno civile permeato di moralità. Ebbe il merito di anticipare la sostanza e la forma del romanzo moderno”, ha dichiarato il ministro Sangiuliano -. Credo valga la pena riflettere sempre sull’universalità e la contemporaneità di Alessandro Manzoni. Si tratta dei due elementi che sostanziano la sua grandezza e ne fanno uno scrittore senza tempo. La storia è per Manzoni sempre un fatto contemporaneo, ma essa si amplia per costruire un universo filosofico e morale. Auspico che la celebrazione del 150esimo anniversario della morte divenga un momento condiviso per esaltare l’attualità espressiva dell’universo manzoniano. La mostra Manzoni, 1873-2023. La peste “orribile flagello” tra vivere e scrivere può rappresentare l’occasione per spingersi oltre e, attraverso un inedito percorso espositivo, porre al centro una rinnovata attenzione su Manzoni e la sua filosofia”.
Organizzata in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi e con il contributo scientifico di Casa del Manzoni, la rassegna condurrà il visitatore a percorrere idealmente un ampio arco temporale, dal mondo antico alle soglie della contemporaneità, attraverso molteplici testimonianze del male epidemico, nelle sue svariate ripercussioni. Depositaria sin dal 1886 del ricco Fondo Manzoniano, che include preziosi manoscritti autografi, esemplari postillati della biblioteca personale e altri inestimabili cimeli familiari, la Braidense propone quindi una importante occasione di valorizzazione del proprio patrimonio e disseminazione di contenuti culturali in occasione delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dalla morte di Alessandro Manzoni. A cura di Marzia Pontone, direttrice scientifica della Biblioteca Nazionale Braidense, con Giuliana Nuvoli e Marco Versiero, l’esposizione, allestita nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense, va oltre la ricostruzione biografica e intellettuale a carattere commemorativo, ma costruisce un inedito percorso espositivo, omaggiando la spiccata sensibilità morale di Manzoni, storico erudito della peste e suo appassionato narratore, collocandosi dentro una più universale prospettiva, capace di stimolare una corale riflessione sulla recente esperienza della pandemia Covid-19. “Guerra, carestia, peste, morte: i quattro cavalieri dell’Apocalisse che dominano i titoli dei giornali di oggi sono anche al centro della rassegna della Biblioteca Braidense, che mostra come le parole di un grande scrittore possano aiutarci ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo”, ha affermato il direttore James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Pinacoteca Braidense.
Oltre a rari e pregevoli materiali librari della Braidense (manoscritti, incunaboli, antiche edizioni), la mostra nelle sue 17 sezioni consentirà di apprezzare alcune notevoli incisioni su carta (xilografie, calcografie, acqueforti, litografie e cromolitografie) selezionate in sinergia con il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Pinacoteca di Brera, da cui provengono in particolare preziosi e inediti disegni, per la prima volta presentati al pubblico. Anche la partnership istituzionale con l’Archivio Storico Ricordi permetterà ulteriori approfondimenti tematici in mostra, a partire dal confronto tra il lascito de I Promessi Sposi con il suo diretto riferimento in musica mediante partitura e libretto, nonché bozzetti scenici e figurini all’acquerello per l’adattamento operistico del romanzo in melodramma. “In un ideale percorso tra passato e presente, all’insegna dalla triade manzoniana di epidemia, guerra e carestia, la mostra interroga i visitatori di oggi e di domani sulle tematiche universali della malattia, della morte e della cura, rese ancora più attuali dai recenti e complessi anni della pandemia Covid-19 – afferma Marzia Pontone, direttrice scientifica della Biblioteca Nazionale Braidense – Il dialogo è aperto con la città, gli ospiti internazionali e le generazioni: mentre la mostra virtuale amplifica l’accessibilità della fruizione a distanza, i progetti collaterali rafforzano l’esperienza di visita in presenza attraverso laboratori educativi per bambini e ragazzi, circuiti a piedi e performances teatrali in alcuni luoghi manzoniani come il Santuario della Madonna dei Miracoli in San Celso, il Refettorio Ambrosiano a Greco e la chiesa di San Carlo al Lazzaretto. La mostra esce così dai confini fisici della sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense per allargarsi alla dimensione partecipativa dell’intera collettività, chiamata a riscoprire se stessa attraverso il filone narrativo manzoniano dei Promessi Sposi e della Storia della Colonna Infame.” L’esposizione (catalogo Scalpendi) sarà affiancata infatti da numerose iniziative esterne svolte in collaborazione con enti scientifici e attori del territorio. Sono previsti cicli di conferenze e presentazioni di libri in Biblioteca, concepiti come approfondimenti su snodi nevralgici del percorso espositivo, con il coinvolgimento di esperti e studiosi delle Università degli Studi di Milano, Pavia e Parma; workshop e visite di approfondimento in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e il Piccolo Teatro di Milano per il progetto “A Milano sette cantieri per Dante Isella”, grande studioso milanese del Manzoni; appuntamenti performativi curati dall’associazione culturale AlmaRosé in un itinerario manzoniano diffuso sul territorio della città di Milano, che vedrà coinvolti il Santuario della Madonna dei Miracoli in San Celso, la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto e il Refettorio Ambrosiano di Piazza Greco; laboratori didattici per le scuole e gruppi intergenerazionali a cadenza periodica, a cura di Libri Finti Clandestini; turni settimanali di visite guidate gratuite per singoli visitatori o gruppi organizzati, ogni lunedì nel periodo di apertura della mostra, a cura del personale dell’istituto, in collaborazione con gli studenti del percorso formativo dell’Università degli Studi di Milano. Le iniziative della mostra fisica, infine, saranno amplificate dalla mostra virtuale disponibile sul sito della Biblioteca Nazionale Braidense, che permetterà anche la fruizione di materiali audiovisivi supplementari volti a garantire la massima accessibilità dei contenuti culturali proposti.
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