Non tagliare l’erba, ultima frontiera di amministratori veramente gretini

Fabrizio c'è Milano

Milano ha un Sindaco e un Assessore al verde che politicamente appartengono ai verdi, ma il verde di Milano non è mai stato meno curato.

Intendiamoci: le chiacchere su sostenibilità,  green, economia circolare e altri termini politically correct si sprecano. La reale condizione di parchi e giardini milanesi invece è estremamente negativa: alberi storici abbattuti, alberi morti appena innestati perché non innaffiati, divieto di irrigare per combattere la siccità e tanto degrado diffuso…

Da ultimo l’Assessore all’Ambiente e ai Parchi Elena Grandi è tornata da Francoforte con una grande idea: tenere l’erba alta nei parchi milanesi per favorire la biodiversità! Non che prima l’erba fosse tagliata sempre  con regolarità, ma questo nuovo esperimento dell’Assessora Verde provocherà solo danni che saranno scontati dai milanesi.

Lasciare crescere l’erba nei parchi e nelle aiuole può solo aumentare la presenza di piante infestanti e di piante allergeniche che disturbano quel quarto di popolazione che soffre di allergie respiratorie (polline, ambrosia etc). Inoltre produrrebbe problemi anche per i più di 100.000 cani presenti in città. Infine l’erba alta farebbe proliferare topi e sporcizia, impossibile da individuare nelle selve. Insomma una immagine di degrado e abbandono che i parchi di Milano non meritano.

Meglio concentrarsi sulla cura e sulla pulizia dei parchi, piuttosto che sperimentare teorie bislacche oltre che gretine.

3 thoughts on “Non tagliare l’erba, ultima frontiera di amministratori veramente gretini

  1. Ma ai bambini che giocano nei parchi con l’erba più alta di loro tra escrementi di ogni genere nn ci pensa nessuno? Credo che anche loro abbiano qualche diritto!

  2. In piazza Ambrosoli non si taglia l’erba nelle aiuole. Prima hanno detto “non abbiamo giardinieri”, poi “non si può perché è bagnata “.

  3. In Piazzale Piola, dove tra l’altro esiste l’area cani, incredibilmente due giorni fa l’erba è stata tagliata. Ripensamenti e marcia indietro?

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