Buon lunedì ai lettori, la domenica pallonara ha presentato una passerella brianzola da relax per un Napoli neocampione, ormai pronto per le meritate vacanze. All’ U Power Stadium di Monza, i biancorossi di Palladino hanno infatti raccolto senza troppa fatica l’ennesimo risultato di prestigio contro una big, un 2-0 senza ombre che gratifica una neopromossa da record. Ma vediamo dall’inizio la successione dei risultati della giornata:
a Verona, di scena il Torino di Juric, che dopo la beffa della settimana scorsa in casa contro il Monza, riparte dal Bentegodi di Verona con una vittoria di misura, decisa dal super gol di Vlasic. Juric non fa sconti alla sua ex, in piena lotta per non retrocedere. I granata infatti avrebbero potuto chiudere con punteggio più ampio, non concretizzato per imprecisione sotto porta o per le parate di Montipò. Ma comunque ora il Toro punta all’ottavo posto, che potrebbe anche significare Europa in caso di penalizzazioni alla Juventus, e stacca per il momento il gruppone Fiorentina, Udinese e Monza. Il Verona invece resta fermo a 30 punti, gli stessi dello Spezia terz’ultimo vincitore ieri sul Milan.
Bastano invece i gol di Castrovilli e Bonaventura alla Fiorentina, per battere l’Udinese e trovare il settimo hurrà consecutivo al Franchi in campionato. I viola mantengono l’ottavo posto in classifica agganciando Torino e Monza e staccando proprio i friulani. Tutto secondo i piani per la Fiorentina, che nonostante il massiccio turnover sono avanti già dopo sette minuti con Castrovilli. All’azione successiva sarebbe il raddoppio, ma a Barak viene negato per fuorigioco. Il primo tempo è un dominio quasi totale dei viola, che trovano anche due pali con Duncan e Brekalo. Anche Vivaldo colpisce il palo di testa appena dopo il suo ingresso in campo, per l’unico sussulto friulano. Ma a chiudere i conti ci pensa Bonaventura al 90′, con una bellissima giocata che manda al tappeto la difesa bianconera. Accenno di rissa prima di entrare negli spogliatoi, protagonisti l’autore della seconda rete e Becao, entrambi espulsi.
Roma incerottata e inevitabilmente condizionata dall’impegno di giovedì prossimo in Germania contro il Bayer Leverkusen, che vale l’accesso alla finale di Europa L., ma torna con un solo punticino dalla trasferta di Bologna e non approfitta della caduta del Milan a La Spezia: i giallorossi di Mourinho rimangono sesti in classifica a -2 dai rossoneri. Il pari arriva al termine di una partita decisamente poco spettacolare: meglio i rossoblù nel primo tempo, Roma più determinata nella seconda frazione anche le occasioni da gol, alla fine, si contano sulle dita di una mano. Terzo pareggio nelle ultime 4 gare per il Bologna, che ora è a -2 dall’ottavo posto occupato dalla Fiorentina.
E veniamo al Napoli che, comprensibilmente, alza bandiera bianca perché in realtà chi si è arreso sta dietro, e da tempo. E’ dura, quasi impossibile, mantenere la concentrazione altissima anche dopo aver tagliato il traguardo del primo posto matematico. E così il Napoli campione d’Italia cade a Monza, che conquista l’ennesima vittoria prestigiosa contro una grande. Finisce 2-0 per gli uomini di Palladino, che segnano nel primo tempo con Mota Carvalho (assist di Pessina) e raddoppiano nella ripresa con l’ex Petagna. Olivera colpisce invece un palo di testa, vedendo sfumare nel nulla una delle poche palle gol vere create durante il corso della partita. Ottima prestazione difensiva del Monza, che blocca il pericolo pubblico Osimhen impedendogli di costruirsi anche solo una chance reale. Azzurri in campo con diverse seconde linee, tra cui l’esordiente (in campionato) Bereszynski, Gollini, Zerbin, Juan Jesus, e di conseguenza ne esce un ko forse scritto sin dall’inizio. Ma rimangono i meriti di un Monza che, da neopromossa, sta chiudendo alla grande un campionato strepitoso.
Infine, Juventus-Cremonese, partita dall’esito non scontato ma, alla fine, consono a quanto espresso dal campo. Forse, a questo punto, sia per la classifica (ancora in predicato causa le note vicende giudiziarie) che per i prossimi impegni in Europa L. diventa molto più importante quanto accaduto a Pogba. Una Juventus comunque dominante per quasi tutti e novanta i minuti, batte 2-0 la Cremonese e conquista tre punti preziosissimi: i bianconeri risolvono l’opposizione lombarda con una staffilata di Fagioli e un guizzo di testa di Bremer, confermandosi al 2° posto in classifica con tre lunghezze di vantaggio sull’Inter e quattro sulla Lazio. La serata dell’Allianz tuttavia, come detto è stata rovinata dal dramma di Pogba: tornato titolare per la prima volta dopo 390 giorni, l’asso francese esce in lacrime dopo 24′ per un nuovo guaio fisico. Vecchia signora in apprensione, rischia di perdere una pedina fondamentale nella trasferta di Siviglia.
E’ tutto per la domenica pallonara, la 35a si concluderà stasera con il posticipo Sampdoria-Empoli alle 20,45.
Venerdì 19 Maggio al via la 36a, con l’anticipo tra Sassuolo e Monza alle 20,45
Arrivederci e buona settimana!
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