La chiamata degli studenti, dagli anni 60 in poi, è sempre stata un boom di adesioni e improvvisamente anche in questi giorni, in pieno 2023, le tende si alzano in tutta Italia trasformandosi in accampamenti simili a quelli dei Sioux nel 1862 sul piede di guerra per la rivendicazione dei propri diritti calpestati. E come i Sioux anche gli studenti avranno le loro ragioni, non hanno però un Piccolo Corvo che li guida ma una studentessa che scendendo dal suo attico ha dato il via alla protesta mettendosi in tenda. Ma qualche studente, fuori dal coro, glie lo ha fatto notare: dove erano prima le sinistre? Eccole al Festival di Sanremo del 1981 dove io presentavo la canzone “Mille Volte Ti Amo”
(Video della canzone in mio possesso, esclusivamente sulla mia pagina YouTube senza marchi Rai)
Durante le prove nel pomeriggio prima della serata della mia esibizione “alcuni” giornalisti ascoltando il testo mi criticarono aspramente quasi accusandomi di blasfemia “Ma che vuole questo, come si permette di affrontare certi temi che non gli competono in un periodo per giunta positivo della nostra economia? (sorvolavano però sull’inflazione e un certo disavanzo dei conti con l’estero), etc.” … già, come si permetteva uno che li aveva rifiutati di trattare argomenti di loro competenza? Venni escluso dalla finale ancor prima di cantare, ma la raccolta della Ricordi contenente le canzoni principali di quel festival, della quale facevo parte in quota non solo come autore ma anche come discografico con la mia etichetta indipendente, “Amiamoci”, vendette quasi un milione di copie e “Mille Volte Ti Amo” divenne ugualmente un successo e sui muri cominciarono a sparire le scritte inneggianti all’odio, sostituite da dichiarazioni di amore fra adolescenti: un altro passo avanti della mia rivoluzione attraverso l’amore!
Quindi il consiglio di un diversamente giovane di 76 anni come me alle studentesse in tenda è quello di non rivestire obbligatoriamente le proprie giuste rivendicazioni con i campeggi. E consiglio mutande di latta alle studentesse davanti alle università. Perché ho spesso l’impressione che qualcuno in Europa ci voglia sminuire, retrocedere, in parole povere fottere riempiendoci di limitazioni, di tasse e di gabelle confezionate su misura quasi per annientarci, guardandoci dall’alto in basso e trattandoci pure come dei pezzenti, per cui cornuti e bastonati … … Perché ci stanno provando? Dico alle studentesse in tenda… noi siamo in percentuale i numeri uno al mondo come risparmi depositati nelle nostre banche più solide rispetto ad altre e vorrebbero asciugarci, siamo i numeri uno come proprietari di case e vorrebbero svalutarci, la cucina mediterranea apprezzata e imitata in tutto il mondo e la vorrebbero sminuire o cancellare definitivamente se potessero, possediamo oltre il 50 per cento del patrimonio artistico del pianeta e vorrebbero trafugarcelo, siamo, oltre ad altre tante cose, la terza riserva aurea mondiale e i pezzenti in tenda saremmo noi? Ma ci facciano il piacere!… come diceva il grande Totò.
Con i soldi che abbiamo ricompriamoci il nostro debito, ricompriamoci la nostra dignità, ricompriamoci l’Italia, investiamo di nuovo in Bot. I mutui scenderanno e i giovani potranno comprarsi un appartamento dignitoso e guarderemo noi dall’alto in basso quella parte di Europa radical scic, o meglio radical schif perché poco hanno conservato dell’antico prestigio della vera sinistra, che pretende ora di comandare a casa nostra e decidere per noi tutto ciò che possiamo e dobbiamo fare… Improponibile, fazioso, comico! Ricompriamoci l’Italia, cari universitari pendolari.
Umberto Napolitano
Scrivo e canto canzoni da sempre, sono la mia arma di espressione libera e senza filtri. Nella mia carriera ho molte hit cantate da me e da grandi star nazionali e internazionali, al mio attivo 6 Festival di Sanremo come autore, 3 come cantante ed altro. Sono un rivoluzionario? Forse, non so, non credo che osservare e raccontare onestamente sia un atto sovversivo … però una cosa è certa: ovunque c’è “casino”, io ci sono.
Umberto, da sempre vive la propria esistenza come ideale e questo lo contraddistingue in ciò che scrive, come conferma anche questo suo articolo. La sua amicizia mi onora.
Bravo Umbi
E bravo Umberto ha azzeccato anche questa volta il tema.
Caro Umberto come sempre riesci a colpire nel segno e a lasciare una traccia indelebile sul tuo cammino. La tristezza è la pochezza che ci hanno trascinato a questo sono sempre più evidenti. Continua a combattere come hai sempre fatto. Grazie
Umberto sei il numero Uno !
Un bellissimo articolo da te descritto con molta bravura.
Avevi un occhio attento allora, lo hai ancora oggi.
Con le tue canzoni hai manifestato sempre la tua rabbia e sei stato sempre all’avanguardia.
I problemi da allora non sono cambiati e migliorati, anzi…
Fai bene a far giungere la tua voce con questo articolo sperando che molti, come me che sono solo una piccola parte, possano condividere ciò affinché si possa passare dalle parole ai fatti e dire come sempre “Basta!”
Sono del tutto d’accordo con te. Sono 40 anni che non ci facciamo rispettare in Europa. Questa politica cialtrona ha firmato accordi a perdere uno dopo l’altro nell’ansia ottusa di andare ai vertici internazionali al solo fine di rilasciare l’intervista di rito sulle bagatelle nostrane e su piccole beghe interne. Intanto i finti amici ci mettevano la corda al collo per poi stringerla sempre di più. Colpa nostra perché ci siamo fatti fregare dal consumismo e dai venditori di fumo. Reagire è un dovere. Viva Capitan U 1947!
Ciao grande Umberto, molto spesso chi ha la competenza per dire determinate cose non lo fa perché bloccato dall’alto… quindi quasi sempre è toccato agli artisti, cantanti, poeti e scrittori, affrontare temi scottanti e utile al popolo e all’opinione pubblica. Ti voglio bene, non mollare mai. Danilo
Sempre in prima linea e coerente con un’esposizione dei fatti chiara e convincente. Ottimo Capitan U 1947
Trovo le tue parole coerenti con la logica quando si sposa con l’amore per la propria terra e la propria gente. Grazie Umberto!
Umberto buongiorno, quello che scrivi e come lo scrivi mi piace molto. Prendendo spunto dalle tende 🏕 e dalle rivendicazioni sul caro affitti sei arrivato al vero focal point del nostro vivere quotidiano, condivido al 100% quello che dici sull’immagine che fa comodo all’Europa dare al nostro paese, stravolgendone la realtà, a proposito di Europa sappiamo che l’usura, almeno nel nostro Paese è un reato e allora possiamo dire che la Governance Europea è la regina degli usurai, con i sistemi che usa infatti per farci sempre sentire gli ultimi dei pezzenti, quando non lo siamo assolutamente, ha trovato il sistema di alzare continuamente l’asticella del debito che ci hanno affibbiato utilizzando in pratica la stessa tecnica che attuano gli usurai, ergo più tempo chiedi per cercare di ripagare il tuo debito e più loro ti chiedono interessi impossibili cosìcche’ alla fine avrai perso tutto, nel caso dell’Italia la nostra identità, il nostro orgoglio, la nostra storia, le nostre tradizioni, derisi e sbeffeggiati da nazioni europee che hanno solo vagamente affinato il loro livello di arretratezza culturale, cosa che le conquiste romane avevano già riscontrato peraltro nei loro territori già 2000 anni fa. Garibaldi disse ..qui si fa l’Italia o si muore , adesso o si salva questa Italia o la morte, che si presenta sotto molte facce, avrà il sopravvento con una lunga agonia che solo le crisi economiche e finanziarie sanno così ben chirurgicamente somministrare .
Riscattiamo il nostro Paese sequestrato da oltre 20 anni, se occorre anche autotassandoci per il vero bene comune, diversamente non occorre essere certo laureati alla Bocconi con il massimo dei voti oppure economisti da Nobel per capire in che baratro stiamo non troppo lentamente scivolando e che amara eredità stiamo lasciando ai nostri giovani.
Sono completamente in linea con le tue vedute
Sacre parole purtroppo sappiamo che restano sempre e solo parole,la rivoluzione ,chi più chi meno l ‘abbiamo vissuta negli anni caldi 1968 e oltre e tu sei sempre stato in prima linea cercando di sensibilizzare il popolo con le tue belle canzoni rivoluzionarie ( per l’ epoca) ma come vedi non è cambiato nulla .forza amico mio non mollare!!!!
Come non condividere il tuo pensiero.
Bravo Bravo Bravo
Capitan U
Il nostro orgoglio!!
Ti vogliamo bene
Hai super ragione!
Hai toccato un argomento molto interessante e descritto la situazione odierna in Italia (e non solo). Bravo Umberto e se i politici la pensassero come te l’Italia sarebbe tutta un’altra cosa.
Purtroppo l’Italia ha perso tutte le chance di rinascere per mancanza di volontà della politica.Apprezzo molto il tuo pensiero e le tue parole e spero in un miracolo come vorresti fare tu con le tue idee.Ti sarò sempre vicino e ti seguirò sempre per le tue idee all’avanguardia.Bravo Umbi 🙂
Caro Umberto,
oggi non si consigliano più cornetti o pasticcini, ma si impongono tra le tante gabelle che puzzano di medioevo anche le auto elettriche, e abbiamo visto che nelle zone alluvionali rappresentano un serio pericolo oltre che la totale inutilità. Si impone a pochi l’onere il dovere e la soluzione per un mondo pulito ma nessuno dei paladini parlanti che appartengono alla specie particolare del grillo di Pinocchio ci spiega quanto e come un conflitto deturpa l’aria il suolo oltre che la vita di persone inermi. I conflitti in atto sono decine ma si parla sempre e solo dello stesso da mesi e mesi. Un’arma che spara un missile che parte l’ incendio che provoca la contaminazione da uranio ecc nessuno si accorge che inquina aria e luoghi, ma semmai ci si inalbera per le pale eoliche che non fanno parte dell’arredo e sono brutte da vedere, ci si impegna a combattere politicamente quanto è marginale senza andare a cercare le ragioni le cause le responsabilità individuali e collettive politiche e sociali per tutto quanto viviamo. Abbiamo scelto nostro malgrado la direzione che ci porta su un binario morto. Proviamo ad azionare lo scambio? Probabilmente con le tue parole si troverà la forza di sollevare quella leva che lentamente potrà deviare la direzione del convoglio verso una direzione più umana.
Carissimo Umberto,
a proposito delle mutande di latta mi viene in cuore un pensiero che salta via dagli anni del tuo percorso scolastico, ma si configura esattamente in questo tempo:
la vera difesa della nostra identità e libertà se volessimo chiamarla democrazia, sarebbe quella di contrastare combattere annullare il politicamente corretto utile a nascondere la verità e la vigliaccheria di coscienze poco pulite.