Milano, l’urbanistica tattica colpisce ancora

Milano

C’è una piazza da riqualificare, vuoi non farci un intervento tattico? Questa la grande domanda che affligge ogni mattina la Giunta Sala. Ogni giorno, infatti, una zona da riqualificare si sveglia e sa che dovrà correre molto veloce per non diventare l’ennesimo scempio tattico. Ogni mattina un’opera di urbanistica tattica si sveglia e sa che se non corre abbastanza non arriverà in periferia a (non) risolvere i problemi di decoro. A Milano non importa se tu sia una periferia o un’opera di urbanistica tattica, l’importante è far finta di fare qualcosa per le periferie. Ce ne parla Franco Vassallo Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI:

“A Quarto Cagnino ci sono molte cose da riqualificare, ma più che al cemento andrebbe pensato alla crisi demografica. Come in ogni periferia mancano posti negli asili comunali, mancano aiuti alle famiglie che vorrebbero un aiuto per non perdere un’entrata mensile. Invece no. Si taglia sul sociale per disegnare per terra.

Milano, un tempo, aveva una vocazione verticale, che ci ha portato ad avere i grattacieli più belli d’Italia. Oggi, invece, andiamo disegnando per terra nella speranza di ingannare i cittadini facendogli credere che si sia fatto qualcosa. Questo “qualcosa” peraltro va a scapito di interventi decisamente più urgenti, come ad esempio la ristrutturazione dell’ex scuola di Lampugnano. Monumento, peraltro, a quell’accoglienza che ogni tanto sa di ipocrisia, visto che ci si è rifiutati di metterla a disposizione dei piccoli profughi Ucraini o di farne un asilo per i Milanesi (o entrambe le cose in tempi diversi). 

No, molto meglio disegnare per terra e fingere tutti assieme che questo intervento serva a qualcosa. In tema di utilità sarebbe stato molto più utile un presidio di Polizia Municipale, visti i noti problemi di sicurezza della città. Invece nulla, coloriamo l’asfalto e speriamo vada tutto bene. Come ne “I vestiti nuovi dell’Imperatore” prima o poi un bambino urlerà a tutti “Mamma, perché Sala chiama disegnare per terra urbanistica?”. E forse proprio per questo tra le priorità della giunta non c’è quella di rendere la città a misura di famiglia. Non si sa mai che un piccolo diavolo un giorno la urli per davvero quella domanda.

Facendo venire giù quindici anni di ideologia in un colpo solo.”

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