Ieri mattina le forze dell’ordine hanno sgomberato l’immobile di viale Faenza 12/7, di proprietà privata abusivamente occupato dal centro sociale La Baronata, riconducibile al Comitato Autonomo Abitanti Barona CAAB. Lo riferisce la Prefettura, che aggiunge: “Lo sgombero è avvenuto in esecuzione di provvedimento dell’Autorità giudiziaria e, al momento delle operazioni, nell’immobile adibito ad uso collettivo e a dormitorio erano presenti due nuclei familiari che sono stati prontamente ricollocati dai Servizi Sociali del Comune di Milano in sistemazioni abitative alternative. Il tema della liberazione dello stabile è stato più volte oggetto di disamina in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica e le odierne operazioni sono intervenute a seguito di un percorso avviato dalla Prefettura e condiviso con la Procura milanese per dare esecuzione al decreto di sequestro penale del dicembre 2020. La cornice di sicurezza organizzata dalla Questura, con uno strutturato servizio di ordine pubblico, ha consentito di svolgere nella massima tranquillità tutte le attività connesse allo sgombero e l’immobile, al termine delle operazioni, sarà riconsegnato alla proprietà che provvederà all’immediata messa in sicurezza del bene. Al momento dello sgombero erano alcuni esponenti del CAAB e di altri centri sociali locali in solidarietà, senza alcuna ripercussione sulle attività di liberazione”.
Lega osserva
– “Vogliamo ringraziare le Forze dell’Ordine, il Questore, il Prefetto e il Ministro per aver finalmente sgomberato il centro sociale ‘La Baronata’ in viale Faenza. Non possiamo che essere soddisfatti dell’operazione che ha permesso di sanare una situazione d’illegalità nel quartiere da tempo ostaggio del centro sociale abusivo, restituendo ai proprietari il possesso dello stabile occupato dal 2017. In questi anni, infatti, spesso i “bravi ragazzi” del centro sociale, complice la sinistra meneghina che gli ha sempre strizzato l’occhio, si sono opposti agli sgomberi nelle case popolari occupate abusivamente, causando un aumento del degrado e dell’insicurezza nei quartieri. Per anni hanno reso la vita impossibile ai cittadini con musica ad alto volume in ogni ora del giorno e della notte. Contattati a più riprese dai residenti, ci siamo impegnati a negli anni per chiedere il ripristino della legalità e la tutela dei diritti dei cittadini perbene. Auspichiamo che questo sia un passo avanti importante e deciso verso il ritorno in Barona ad una vita di quartiere sana e positiva, fatta di convivenza nel rispetto delle regole e di tutti i residenti. Oggi più che mai riteniamo che senza sicurezza non possano esserci crescita, socialità e benessere delle persone. Per questo, chiediamo finalmente una condanna ferma e decisa da parte del sindaco Sala nei confronti delle occupazioni abusive di stabili da parte dei centri sociali. Non può essere ammissibile la tolleranza da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di questi delinquenti”. Lo dichiarano Samuele Piscina, consigliere comunale della Lega e capogruppo in città metropolitana e Piermario Sarina, capogruppo della Lega in Municipio 6.
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Sono estremamente discreti, ero un ostaggio e non me ne sono mai accorto.