Suor Monia Alfieri preoccupata “Perché il personale dei nidi deve fare corsi di ideologia gender?”

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In un’intervista all’Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri, Cavaliere al Merito della Repubblica, paladina delle scuole paritarie e volto noto della televisione, ha dichiarato di essere seriamente preoccupata “La notizia dell’istituzione di corsi di formazione, dalla frequenza obbligatoria, ispirati alla teoria del gender, per il personale educativo degli asili Nido e delle scuole dell’Infanzia comunali di Roma non può che far scaturire in me una profonda e seria preoccupazione. Come sa chi mi conosce, da anni mi batto per la garanzia di un diritto, quello alla libertà di scelta educativa dei genitori, pertanto figuriamoci se la battaglia per la conquista di un diritto non trova la mia piena solidarietà. Tuttavia occorre distinguere tra il rispetto della persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, elemento sacrosanto e per il quale occorre unire gli sforzi di tutti, e l’imposizione subdolamente fatta filtrare nella società attraverso la scuola di una teoria della persona che non condivido in nessun modo. Quello che più mi lascia attonita e sgomenta – spiega suor Alfieri – è il fatto che si ripeta sempre lo stesso copione: il tentativo di imporre l’ideologia tramite la scuola. A questo punto, davanti a questa incombente minaccia, l’unica alternativa è garantire ai genitori la libertà di scelta educativa”.

“Nell’ambito di un sistema scolastico pubblico, libero e autonomo, i genitori potranno scegliere per il loro figlio tra la scuola che educa la persona secondo l’ideologia del gender e la scuola che educa secondo un’antropologia che non nega la differenza tra il maschile e il femminile e che fa del rispetto della persona il cuore di tutto. E sono convinta che tanti genitori omosessuali sceglieranno per i loro piccoli realtà educative ispirate a questa seconda categoria di pensiero. – conclude Suor Anna Monia Alfieri – Evitiamo l’imposizione, in qualsiasi ambito delle nostre vite e delle nostre comunità, al contrario creiamo le condizioni perché tutti siano liberi di compiere le proprie scelte conformemente alla propria impostazione di vita e di pensiero. La garanzia dei diritti non può diventare il pretesto per l’ideologia”.

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