Buona settimana amici sportivi, penultimo round di campionato. Dopo i 5 anticipi di venerdì e sabato, si chiude il conto anche sulla questione qualificazioni Champions che si aggiudicano le 4 squadre di testa , Napoli, Lazio, Inter e Milan.
Calcio d’inizio alle 12.30 con H.Verona-Empoli, chiusa in parità (1-1) . La squadra veneta accarezza il sogno di portarsi a +2 sullo Spezia in vista dell’ultima giornata di serie A, ma l’autogol di Magnani al 96′ gela il Bentegodi che già stava in festa per il vantaggio al 61′, arrivato grazie a Gaich che in tap in mette in rete su respinta difettosa di Vicario, dopo tiro dalla distanza di Ngonge. La sfida del pranzo domenicale non ha regalato grandi emozioni dal punto di vista tecnico, ma è stata comunque per cuori forti. L’ultima giornata di Serie A ora vedrà Spezia ed Hellas Verona a pari punti e con la pressione di non poter sbagliare. La banda di Zaffaroni farà visita al Milan, mentre i liguri giocheranno all’Olimpico contro la Roma.
Nel pomeriggio si sono giocate alle 15 le sfide tra Monza e Lecce, e Bologna e Napoli. Allo stadio U Power brianzolo, la contesa fra le due formazioni di Palladino e Baroni inizia con una prevalenza monzese ma poi è il Lecce ad apparire più motivato aggressivo in virtù del bisogno. Infatti, se il Monza poteva solo pensare di migliorare la sua posizione in classifica, nona con 52 punti, il Lecce è nel pieno della bagarre salvezza e facendo punti in Lombardia vedrebbe la serie B molto molto più lontana. Ed è proprio ciò che accade in una partita avara di emozioni, dove i momenti decisivi sono due: all’81° Falcone ipnotizza Gytkjær dagli 11 metri e sventa il pericolo, dopo che l’arbitro Doveri aveva assegnato il penalty con l’ausilio del VAR per un fallo di Baschirotto su Colpani. Poi, al minuto 101, ancora rigore assegnato con il Var, per un mani di Gytkjær, Colombo supera Di Gregorio, fa 0-1 finale e lancia i salentini verso la meritata permanenza in categoria. Con questo risultato, il Monza di Palladino rimane bloccato a 52 punti e manca l’aggancio a Torino e Fiorentina, ma resta comunque in corsa per l’ottavo posto che, in caso di ulteriore penalizzazione della Juventus, potrebbe valere la qualificazione alla prossima Conference League. Il Lecce di Baroni invece si porta a quota 36 punti, a +5 su Verona e Spezia, e si guadagna la salvezza nel massimo campionato italiano.
Il Bologna strappa un pareggio in rimonta al Napoli e resta in corsa per l’ottavo posto insieme a Torino, Fiorentina e Monza. Al Dall’Ara finisce 2-2 dopo una partita a due facce. Osimhen approfitta di un errore in impostazione di Skorupski per sbloccare la gara, poi raddoppia i conti con un bel diagonale all’inizio del secondo tempo. Doppietta che però non basta ai campioni d’Italia per conquistare i tre punti. Nella seconda parte della ripresa, infatti, i rossoblù reagiscono, alzano il ritmo e pareggiano i conti grazie alle reti di Ferguson e De Silvestri (nel giorno del suo saluto a Bologna dopo tre anni e oltre 70 presenze). Con questo risultato il Napoli può arrivare al massimo a 90 punti, lasciando il record assoluto degli azzurri (91 punti) alla squadra 2017/18 allenata da Sarri.
Pomeriggio di celebrazioni in casa Lazio, onorato al meglio dagli uomini di Sarri, che guadagnano faticosamente, nel finale, tre punti contro la Cremonese. I biancocelesti soffrono e si fanno rimontare due gol dalla squadra di Ballardini nel secondo tempo. Biancocelesti che iniziano bene e vanno in vantaggio già al 4′ con Hysaj, raddoppiano al 37′ con Milinkovic-Savic, ma al 54′ la Cremonese a sorpresa riduce le distanze con Galdames e, al 58′, una clamorosa autorete di Lazzari riporta i grigiorossi in parità. Nel finale però, al minuto 88, la testa di Milinkovic-Savic fa esplodere l’Olimpico e permette al popolo laziale di celebrare al meglio la qualificazione in Champions League, l’addio al calcio di Stefan Radu e il ricordo della finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013, vinta 1-0 a danno della Roma con gol di Lulic.
In serata, la sfida tra Juventus e Milan dice che la coppia del calcio milanese sarà ancora presente nella prossima Champions L.
Gli uomini di Pioli espugnano (0-1) l’Allianz Stadium con la testa di uno dei diversi francesi in campo. Un punto serviva alla squadra rossonera per essere certa di chiudere tra le prime quattro, ma ne arrivano addirittura tre. Il colpo di testa vincente è di Olivier Giroud, al dodicesimo gol in campionato e diciassettesimo stagionale, agli sgoccioli del primo tempo: cross di Calabria, stupendo stacco vincente del francese e Szczesny impotente. È il guizzo che spezza in due una partita equilibrata, spesso ad alti ritmi e quasi sempre senza un padrone. La Juve ci prova, ma non riesce praticamente mai a impensierire in maniera seria Maignan. Il Milan, invece, ha proprio in Giroud l’uomo della provvidenza. E della terza qualificazione consecutiva ai gironi di Champions League dopo quella del 2021 e lo scudetto dello scorso anno. Alla Juve, invece, non rimane che provare a conquistarsi un posto in Europa League: Udine, in questo senso, sarà decisiva.
E’ tutto per la giornata. Buona settimana a tutti e arrivederci!