Porta Venezia: Gay pride lungo un mese. Protestano i residenti e De Corato presenta un esposto

Milano

Un “Milano Pride’’ che durerà un mese, non un solo giorno. Lo annuncia Il Giorno che così prosegue:  “Quest’anno nel Rainbow District – il distretto arcobaleno gay-friendly – l’associazione dei Commercianti di Porta Venezia ha previsto un calendario di eventi che inizierà l’8 giugno e si concluderà l’8 luglio, prima e dopo la storica sfilata del gay pride in programma sabato 24 giugno. È la prima volta che il “pride mounth’’, il mese del pride, assumerà una dimensione così strutturata a livello di iniziative ed eventi nel quartiere”.

Ma i residenti sono sul piede di guerra. E protestano contro la movida selvaggia. Tra i testimonial della kermesse però , che si chiama  “Orgoglio Porta Venezia’’ c’è l’influencer, vincitore del Grande Fratello Vip e residente del quartiere Tommaso Zorzi. Che auspica una radicale trasformazione della zona:  “Noi vogliamo rendere Porta Venezia un quartiere all’avanguardia, ci piacerebbe che la zona diventasse “safe’’ (5 locali avranno personale in grado di assistere donne in difficoltà) e “smoking free’’. Cerchiamo collaborazioni a 360 gradi. Abbiamo chiesto al Comune di realizzare una Zona a traffico limitato, che secondo noi verrebbe incontro anche alle esigenze dei residenti del quartiere”. Ai residenti manda a dire che “la movida c’è e non la potranno togliere. Perderanno questa guerra”.

Anche il sindaco Sala è apparso però perplesso dinanzi alla possibilità di un mese di eventi. “Io non ho visto ancora niente e quindi non abbiamo autorizzato niente. In una città così piena e convulsa come Milano ci vuole il buon senso di tutti. Ognuno si deve trovare a suo agio e divertire, ma bisogna anche rispettare il riposo dei cittadini”. Dichiara però che il patrocinio del Comune è “inevitabile”.

Riccardo De Corato, ex vicesindaco delle giunte di centrodestra milanesi, che aggiunge in una nota: “Se la manifestazione di Porta Venezia dovesse tenersi per così tanto tempo, depositerò un esposto in procura contro l’autorizzazione, che penalizzerebbe ulteriormente la zona e, in particolare, chi ci abita“.

De Corato spiega che “le affermazioni del presidente della commissione sicurezza Michele Albiani (Pd) prima, e dell’assessore allo sviluppo economico Alessia Cappello poi, smentiscono il sindaco che continua a negare l’autorizzazione della suddetta manifestazione e si è schierato in difesa dei residenti”.

Per questo, continua, dicendo di augurarsi che, in una zona “già allo sbando per spaccio di droga, aggressioni, musica ad alto volume fino alle prime ore del mattino e consumo elevato di bevande alcoliche”, non vengano autorizzate iniziative così lunghe perché, “come è logico che sia, dovrebbe presenziare un notevole numero di Forze dell’Ordine, pagate dai contribuenti, e le serate creerebbero ulteriori disagi e disturbi ai residenti”. Nei loro confronti, secondo l’ex vice sindaco, la manifestazione “sarebbe un ulteriore ‘schiaffo in faccia’ da parte di Palazzo Marino!”

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