La notizia è sconvolgente quanto improvvisa, un evento da primissima pagina, una rivoluzione nella piazza più importante e più milanese: piazza Duomo. Le palme potrebbero anche sparire dopo il nuovo bando.
«Penso che siamo aperti anche a nuove soluzioni rispetto alle palme — ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala a margine delle celebrazioni del 2 giugno — . Milano non disdegna mai le novità e potrebbe anche essere il momento di cambiare.” Un intimissimo ripensamento, un pentimento represso dopo i giudizi negativi degli esperti e le risate di disapprovazione dei cittadini più autenticamente milanesi?
Ma sì, doveva essere un cadeau di una città che più aperta non si può ai numerosissimi “ospiti” che vengono da lontano, una nota esotica quasi fosse Miami, un lampo estetico di arredo urbano…doveva essere? Gli “ospiti”, quelli delle cene da record al parco Sempione, quelli delle case occupate, quelli dediti alla piccola e media criminalità, hanno risposto con bivacchi, commercio abusivo, spaccio. Poverini, se tolgono le palme, dove vanno? Stavano così comodi e “inclusi” in quella piazza crocevia di turisti ogni giorno…Un regalo comunque per gli amanti di un orizzonte che sia specchio di una milanesità autenticamente tale da secoli. Anche la Madonnina avrà un respiro di sollievo.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano