“Cos’è il servizio pubblico? È una domanda da un miliardo, perché è il grande dibattito del nostro tempo, che attraversa tutta l’Europa, non solo l’Italia: se nel mondo della grande rivoluzione digitale, della convergenza tecnologica, dei nuovi linguaggi, un servizio pubblico radio-televisivo e multimediale serve ancora. È un tema che viene affrontato in tutti i Paesi europei, dove i servizi pubblici svolgono un ruolo importante nell’informazione, nell’intrattenimento, nell’educazione. Io credo che sia fondamentale mantenere il servizio pubblico e renderlo il più possibile attivo, perché il servizio pubblico in Italia è emblematico, è la spina dorsale dell’industria culturale di una nazione”. Lo ha detto il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, intervenendo a Pescara al festival dell’animazione “Cartoons on the Bay”, nella sua prima uscita pubblica dopo la recente nomina. “In Italia – ha aggiunto – la Rai svolge questa funzione. Spesso e volentieri attraversiamo il dibattito sulla Rai con le polemiche ma ci dimentichiamo di dire che è il punto di traino dell’intera industria culturale italiana dell’audiovisivo e anche dell’animazione”. Basti pensare al “ruolo di mercato fondamentale che svolgono Rai Kids e Raiplay, la stessa cosa avviene per Rai Fiction e Rai Cinema”, visto che “il 74% delle serie tv prodotte in Italia sono della Rai”.
“È un mercato che la Rai difende, protegge e valorizza. Il servizio pubblico serve anche a trasferire nuovi linguaggi, a rappresentare l’Italia a se stessa ma anche l’Italia nel mondo, quindi penso sia fondamentale questo ruolo” “Non vorrei fare il passatista, visto che mi descrivono come un futurista, però noi siamo a Pescara nella città di Gabriele D’Annunzio e questo luogo è molto rappresentativo. Era la fabbrica del liquore Aurum, il cui logo e il cui nome furono ideati da D’Annunzio. È stato uno dei personaggi più incredibili della modernità italiana ma in genere viene rappresentato come una sorta di uomo austero, barocco, decadente, ma in realtà è quello che ha inventato la modernità, il cinema, la pubblicità. Ha inventato il logo dell’Aurum ma anche lo stemma della nazionale italiana di calcio. Buona parte delle visioni moderne in termini comunicativi le ha inventate D’Annunzio”. Lo ha detto il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, intervenendo a Pescara al festival dell’animazione “Cartoons on the Bay”, rispondendo alla domanda del direttore artistico della manifestazione, Roberto Genovesi, sulla scelta di un personaggio storico per un ipotetico nuovo cartone animato. D’Annunzio “era anche un grande uomo d’azione oltre che il poeta italiano più tradotto nel mondo dopo Dante Alighieri. Secondo me è un personaggio incredibile. L’impresa di Fiume che fece lui è stata una delle grandi epopee libertarie della storia non solo d’Italia ma d’Europa, fu l’evento in cui c’era il voto alle donne, la parità di diritti, la Costituzione del Carnaro che fu l’unica al mondo che mise la bellezza al centro dell’essere cittadini”. Si tratta di una personaggio “molto moderno” e quindi, ha concluso, “sarebbe molto, molto divertente” fare un cartone animato su di lui.
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