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Un’accoglienza più che calorosa per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella da parte delle alunne e alunni dell’Istituto Statale Italiano Leonardo Da Vinci a Parigi, una delle tappe della sua visita ufficiale in Francia. Il presidente si è rivolto a loro, sottolineando l’importanza di imparare ogni giorno “l’integrazione e il dialogo”. “L’Europa è non soltanto l’ambito nel quale i nostri Paesi esistono, ma è, soprattutto, un luogo ideale, fatto di persone, esperienze, affinità, valori, sogni, tutti elementi che anche se non li vedete si trovano all’interno dei vostri zaini, e crescono con voi ogni giorno. È qui, in luoghi come questo più che in altri, che cresce l’Europa”. – Migliaia di persone sono fuggite da città e villaggi pesantemente allagati dopo l’esplosione alla diga di Nova Kakhovka sul fiume Dnipro, nella regione ucraina di Kherson, e si teme che il livello dell’acqua possa aumentare ulteriormente nelle prossime ore. Le evacuazioni di massa stanno proseguendo. Complessivamente, circa 40.000 persone dovrebbero essere sfollate, ha detto il viceprocuratore generale dell’Ucraina: 17.000 nel territorio controllato da Kiev a Ovest del fiume Dnipro e 25.000 nell’Est occupato dai russi. Mentre continua lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev, le Nazioni Unite hanno avvertito che la distruzione della diga avrà “conseguenze gravi e di vasta portata per migliaia di persone”. Secondo il responsabile degli aiuti Onu, Martin Griffiths, la reale entità della catastrofe diventerà chiara solo nei prossimi giorni. E se la Russia denuncia che almeno sette persone sono considerate disperse dopo che le acque della diga distrutta hanno inondato le aree vicine, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avverte che “si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate trasportata dalla corrente verso il Mar Nero” e attacca: “Mi rivolgo a tutti coloro che nel mondo considerano la vita un valore. Oggi gli occupanti russi hanno commesso il più grande crimine di ecocidio sul territorio ucraino – non solo durante questa guerra, ma da decenni”.  Dopo l’udienza generale in Piazza San Pietro, Papa Francesco è arrivato al Policlinico Universitario A. Gemelli dove sarà sottoposto a un intervento di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi, come ha riferito la sala stampa vaticana. L’operazione richiederà una degenza di diversi giorni in ospedale per permettere il normale decorso post-operatorio. Si è resa necessaria per il rischio di occlusione intestinale.

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