Navigli, società Canottieri chiedono maggior Polizia e programmazione delle asciutte

Milano

Una diversa programmazione delle asciutte ma anche una maggiore pulizia per i Navigli, a partire dalla semplice installazione di cestini per i rifiuti lungo il tratto dell’Alzaia dove ora “non ce n’è neanche uno”: sono le principali istanze portate in commissione Sport, Turismo, Politiche Giovanili del Comune, dalle società Canottieri Olona, Canottieri San Cristoforo e Canottieri Milano che hanno riferito delle difficoltà ad organizzare le proprie attività a causa della periodica mancanza di acqua. Sulle due questioni il Consorzio Etv Villoresi, come spiegato dalla dirigenza presente alla commissione è al lavoro, da un lato con la Regione e dall’altro, sul tema della pulizia, con il Comune. Le asciutte dipendono soprattutto dalla necessità di lavori di messa in sicurezza delle sponde e più in generale della rete dei canali che – è stato ricordato in Commissione – sono di proprietà della Regione fino al loro ‘ingresso’ in città (Ponte Gabelle e Darsena) dove diventano di competenza del Comune. Per mettere in sicurezza l’intera rete di chilometri dei Navigli gestita dal Consorzio “ci vogliono 460 milioni”, ha spiegato il presidente Est Ticino Villoresi, Alessandro Folli, fondi stimati già da tempo e che per il momento non sono stati reperiti nel loro complesso. “La Regione ogni anno in base ai cedimenti mette a disposizione un po’ di soldi” mentre servirebbe una programmazione a più lungo termine. “Il tema è presente alla Regione – ha detto Folli – avrò un incontro anche la settimana prossima per vedere se all’interno del Pnrr c’è la possibilità di recuperare una serie di risorse per i Navigli Lombardi e riuscire a fare una programmazione di interventi”.

L’obiettivo più a breve termine, ha aggiunto poi il direttore generale del Consorzio, Valeria Chinaglia e “di restringere l’asciutta tra gennaio e marzo per gli interventi già programmati e per il futuro avere risorse, anche se poche ma stabili, per una programmazione che non sia di sei mesi in sei mesi ma almeno triennale”. Chinaglia si è soffermata in particolare anche sul tema della pulizia e ha evidenziato come il problema, che va oltre la manutenzione in capo al Consorzio, riguardi le aree urbanizzate e soprattutto Milano, per questo, ha detto “stiamo valutando con gli uffici tecnici del Comune una collaborazione perché sono rifiuti che vengono evidentemente abbandonati dai cittadini e non c’entrano con la funzionalità dei canali”. “Il costo dei rifiuti che sono urbani o assimilabili – e non sono solo cartacce ma anche ad esempio carrelli della spesa e motorini – è notevole e noi dovremmo farlo supportare dai nostri contribuenti che sono gli agricoltori”. “Durante l’asciutta prolungata della Martesana quest’anno, con il Comune, con gli assessori Granelli e Grandi, abbiamo trovato una via per dividere il costo, per cui Villoresi si fa carico di fare pulizia e raccogliere e Amsa si fa carico di trasportare e smaltire”, ha riferito spiegando che tra l’altro come Consorzio “abbiamo anche problemi giuridici e abbiamo fatto ricorso al Tar perché non ci veniva concesso di trasportare quel tipo di rifiuti”. Quindi, ha concluso “è una competenza che ha anche dei rilievi giuridici che va risolta con una collaborazione e la quadra la stiamo trovando”.

 

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