In attesa di sapere come andrà a finire con l’eventuale veto della Sovrintendenza sul Meazza, il Milan si sta muovendo per un’ipotesi alternativa a San Siro per il suo nuovo stadio. Si tratta dell’area San Francesco a San Donato Milanese, lotto verde da 300 mila mq compreso tra l’autostrada A1 e la Tangenziale Est. Un’operazione ben avviata, tanto che il club avrebbe già sottoscritto un’intesa preliminare con SportLifecity, società titolare di alcuni permessi urbanistici per la costruzione a San Francesco di una cittadella dello sport.
Nell’area infatti SportLifecity voleva a edificare un’arena da 18 mila posti, con negozi, ristoranti, campi da tennis e persino un liceo sportivo. Un progetto da 300 milioni che però tarda a partire. Per questo Scaroni e Cardinale mirano a rilevare i permessi a costruire (per la Cittadella) e a riconvertirli per lo stadio.
L’idea è un impianto da 60 mila posti, per un investimento complessivo da un miliardo di euro. Il sindaco di San Donato, Francesco Squeri, si è già detto in varie occasioni più che favorevole all’idea di ospitare lo stadio rossonero e venerdì scorso si è tenuto un incontro segreto tra Milan, SportLifecity e comune per discutere del progetto.
Tuttavia non tutti sono favorevoli: per sabato prossimo alle 17 davanti al municipio di San Donato, infatti, cittadini, opposizioni e ambientalisti hanno indetto una manifestazione contro lo stadio e a difesa dell’area verde. Inoltre, dicono, lo spazio da 300 mila mq sarebbe insufficiente per contenere stadio, centro commerciale, palazzi terziari e parcheggi. Per questo temono che nel progetto urbanistico finiscano anche le altre aree verdi che circondano San Francesco, attualmente inserite nel Parco Sud. (Metro)
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